Nesti e la Nazionale: "Siamo rimasti a Del Piero e Totti, illusi da Cassano e Balotelli"

Nel suo editoriale per Tuttomercatoweb, Carlo Nesti si occupa della sconfitta di ieri degli azzurri per 3-0 in casa della Norvegia.
Di seguito le parole del giornalista nell'analizzare il momento degli azzurri. "Dopo lo 0-3 contro la Norvegia, è giusto non mischiare le carte, scegliendo se parlare della partita, o del calcio italiano in generale – si legge –. Proviamo a parlare della partita. Il momento migliore della storia calcistica della Norvegia, contro un'Italia, che, non dimentichiamolo, era priva di ben 9 giocatori utili, dei quali 3 in panchina. Ma il popolo, giustamente, insorge: niente alibi, noi siamo la Nazionale azzurra! O.k., però, non cadiamo in un equivoco. Non siamo stati battuti dal cosiddetto "calcio moderno", che non ci appartiene. Cosa intendo dire? Avete presente il Paris Saint Germain contro l'Inter? (...). Ha sfoderato, questo sì, 2 cose, che noi non abbiamo. 4 campioni, Nusa, Haaland, Sorloth e Odegaard (noi siamo rimasti a Del Piero e Totti, illusi da Cassano e Balotelli). E un mix di fisicità e sacrificio, anche negli elementi meno dotati. Parlare, invece, del calcio italiano in generale, mi sembra da consuntivo finale, e non da inizio girone, ma è necessario. Dalla vittoria nostrana nei Mondiali del 2006, i paesi che, un tempo, ci facevano il solletico, sono molto migliorati, mentre noi siamo peggiorati. Pesano 11 anni senza Mondiali, l'invasione degli stranieri, la schiacciante minoranza di Under 21 in Serie A, e il fascino minore della maglia azzurra, rispetto agli ingaggi dei club. Sono fattori non estranei a umiliazioni, come quella di ieri. All'orizzonte, un Sinner e un Musetti nel calcio, come nel tennis, purtroppo, non si intravedono".