Beccantini: "Povero Spalletti, dalla grande bellezza alla grande bruttezza"

07.06.2025 23:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Beccantini: "Povero Spalletti, dalla grande bellezza alla grande bruttezza"
TuttoJuve.com

Il giornalista Roberto Beccantini ha commentato la sconfitta della Nazionale azzurra in Norvegia sulle pagine del suo sit internet. Le sue parole: "Chi ha sbagliato, Rovella? Parafrasando il fantozziano Pagliuca di zio Vujadin, il disastro resta. E che disastro. Norvegia tre, Italia zero. A Oslo, sotto il diluvio. Era la prima tappa della marcia verso quel Mondiale che manchiamo dal 2014. Con Ventura e Mancini fuori subito, nei playoff eliminatori. La corona europea del 2021 brilla triste, solitaria y final (molto final).

Povero Spalletti. Dalla grande bellezza del Napoli alla grande bruttezza di questa Nazionale senza capo (e capi) né cuore. Noni nella classifica Fifa, noi. E loro trentottesimi. Eppure sembravano il Brasile. Nusa (classe 2005) in versione Garrincha: che gol, il suo gol (dribbling, ri-dribbling e destro filante). Odegaard in modalità Gerson, a orchestrare. Haaland, non proprio Careca ma neppure il Serginho spagnolo: rete a porta vuota, dopo aver scartato il Gigio, su assist metafisico di Odegaard. Per tacere di Sorloth, l’apriscatole, e del palo di Berg, nella pancia di una ripresa governata senza bisogno di manganelli.

Il trasloco dalla manita di Monaco a ‘sto macello porta alle stesse conclusioni. Una sola squadra in campo: gli avversari. L’azzurro tenebra ha coinvolto e sconvolto tutti: il mister (c’erano una volta Osimhen, Kvara e Lobotka), i giocatori, da Bastoni (distratto sull’episodio che ha spaccato l’equilibrio), a Tonali e Barella, dai terzini a Retegui. Primo tiro in porta, al 92’: «telefonata» aerea di Lucca, tuffo di Nyland a uso e consumo dei flash. Fra i meno peggio, Coppola: un deb. Lo stopper, in assenza del fuggitivo Acerbi, deputato alla guardia del centravanti-ciccia del Pep. Tardivi i cambi: e comunque pura cornice.

Il mio Sinner sarà Chiesa, proclamò in tempi non sospetti (e lontani, lontanissimi) il buon Luciano. Succede. La speranza è che la colpa sia solo del docente, di cui qualcuno ha già chiesto la cattedra. Ho molti dubbi. E me li tengo", conclude Beccantini.