Cara Juve, ti amo perchè ...

14.02.2015 22:30 di  Caterina Baffoni   vedi letture
Cara Juve, ti amo perchè ...
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nel giorno di San Valentino, non si poteva non citarla.

Amare la Juventus. Perchè?

Partiamo dal principio. La Juventus inizia a essere la squadra più popolare d’Italia fra il ‘30 e il ‘35, il periodo dei cinque scudetti di fila che coincide, per il nostro Paese, con la diffusione dei primi mezzi di comunicazione di massa quali il cinema e la radio. Le “imprese” della Juventus vengono quindi diffuse ovunque e l’italiano ha sempre avuto un debole per i vincenti. C’è poi la considerazione sul nome, Juventus, che non identifica nessuna città e riesce a travalicare i campanilismi. Così spiegava questo dato di fatto anche lo storico torinese Giovanni De Luna per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Un’unità spezzata proprio dalla Juventus, che se riesce a collegare idealmente il Nord al Sud, l’Est all’Ovest, nello stesso tempo divide in due metà i tifosi italiani. Quelli che amano e quelli che odiano la Vecchia Signora, sportivamente parlando, s’intende. 

 E la condizione non dispiace ai tifosi della Juventus, che di essere gufati lo sanno e - sotto sotto - ne godono. Perché quando la Juventus vince, non batte solo l’avversario di turno, ma tutti quelli che non tifano per lei. Naturalmente, il meccanismo vale anche al contrario e, ovunque si vada in Italia si sentono gli stessi racconti dai bianconeri “in esilio” che godono delle vittorie, ma temono le sconfitte perché «quelle si pagano per mesi in termini di sfottò». La Juventus è da sempre il tifo della provincia contro il capoluogo. E’ la Romagna che tifa contro Bologna, la Brianza contro Milano, la Garfagnana contro Firenze, è Salerno contro Napoli. E’ un tifo contro... E questo, aumenta in maniera insaziabile l'amore per il bianconero da parte dei propri tifosi. 

Il problema, semmai, sono le derive violente e volgari. Il pullman della Juventus preso a sassate in tante, troppe città o le scritte e gli incendi nelle sedi degli Juventus Club. Vergognosa evoluzione di un’antipatia che a volte non rimane nei limiti della civiltà, ma questa è un'altra storia che nulla ha a che fare col calcio che piace al vero spirtivo. Siamo da sempre, una Nazione di dualismi sportivi: dividerci è nel nostro DNA da Bartali e Coppi, prime icone sportive moderne, in poi.

 << Che squadra tifi? >> No, pardon: << sei Juventino o anti-juventino? >>

E’ un dato di fatto storico-sociologico, alimentato pure da una certa letteratura giornalistica e non, che ha coniato il cliché dello juventinismo e soprattutto dell’anti-juventinismo. Il tifoso juventino vero lo sa, perché sa sfruttare benissimo l’effetto psicologico che l’idea di essere soli contro tutti può avere sul suo gruppo e, più in generale, sull’ambiente bianconero. Per compattare una squadra non c’è niente di meglio che farla sentire accerchiata e il tifoso in fondo, non deve neppure inventarselo il “nemico”, perché la Juventus ne ha effettivamente tanti. 

Ma perchè si ama la Juventus? 

Perchè quanso si tifa per questi due colori neutri che sono l'incipit di tutte le altre sfumature, c'è sempre quel subconscio nel quale il tifoso juventino si appella a quella capacità di non arrendersi mai. Vincere sempre e comunque, anche quando meno te lo aspetti. Perchè la Juve è di più di una semplice squadra: è un valore ideale e morale. E' bipartisan ed interclassista, senza distinzioni. E' di tutti. Perchè è un biglietto di visita internazionale ed un modo di intendere la vita.

Perchè è la nostra donna, un'amante che torna dopo l'adulterio di una sconfitta e che incredibilmente ti fa sentire ancora più innamorato di lei. Perchè è la distrazione colta del talento, la valorizzazione di quello che non è affatto scontato. E' l'unità d'Italia anche per quegli emigranti meridionali che solo il pallone riuniva e rendeva loro giustizia. Perchè quando indossi quella maglia allo scopo di imitare il tuo campione bianconero, ti senti un pianista nella serata più importante, un calcio che appare una carezza. Perchè tutti i tifosi sono dei piccoli pezzettini di stoffa che formano quella grande bandiera bianconera pronta a sventolare sotto ogni cielo. Perchè quando leggiamo una "J" , ci emozioniamo subito. Perchè è un'immagine nel mondo che appartiene a tutti. Perchè dentro quel suo carattere di ferro, c'è la dolcezza di una mamma. Perchè il ruolo che ha, è semplicemente quello di vincere: tutto il resto, ha poca importanza. Perchè quando vince la Juve, è come se in un attimo vincesse la storia. Perchè la partita più importante, è sempre la prossima. Perchè c'è sempre poco tempo per festeggiare con l'idea di festeggiare ancora quals'altro. Perchè trasmette quella voglia di lottare nel campo così come nella vita, per infondere grinta, speranza e coraggio. Perchè è stata l'esempio di tante altre squadre europee. Perchè, come sosteneva l'Avvocato, che vinca la Juve o vinca il migliore è sempre la stessa cosa.  Perchè se perde non si disperde. Perchè non sappiamo dire cosa sia esattamente: la certezza è che il cuore sussulta ogni volta se ne parla.

Perchè quando sei della Juve, lo sei per sempre.

Ma, in questo giorno speciale, c'è una frase più bella e romantica per un tifoso bianconero che non sia " Juventus ti amo " ?

Sì : " Juventus in vantaggio " .

 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport