Tavelli: "La Juventus ha preso le distanze dalla Superlega per la prima volta prendendo atto del fallimento del progetto"

Negli studi di Sky Sport, l'esperto di diritto Fabio Tavelli ha analizzato così le parole del CEO bianconero Maurizio Scanavino: "Questa intervista era molto importante, che segue un comunicato altrettanto importante: per la prima volta la Juventus ha preso le distanze dalla SuperLega, che un progetto figlio di un dirigente che adesso non c'è più, Andrea Agnelli. E' una distanza che la Juventus di oggi prende dalla Juventus di ieri. La proprietà non è cambiata, ma sono cambiati i dirigenti. A seppellire quasi definitivamente la SuperLega c'è il comunicato di ieri della Juve, scritto in maniera perfetta, che dice di avviare un periodo di discussione e di un'eventuale uscita. La situazione è semplice: c'è una Juventus che per la prima volta dichiara di essere disponibile ad andare via da un progetto che ha perso gran parte degli attori protagonisti. La UEFA sa perfettamente che se la Juventus rinuncia alla SuperLega ha una posizione più conciliante. Gli spagoli sostengono che la UEFA abbia minacciato la Juventus: la UEFA non dirà mai di voler buttare fuori la Juve dalle coppe, così come la Juve non dirà mai che la UEFA vuole buttarli fuori dalle coppe. E' il gioco delle parti.

La Juve ha preso atto del fallimento dell'idea della SuperLega, dato che anche il Barcellona uscirà. La UEFA non ha interessa a buttare fuori la Juve perché la spingerebbe sempre di più verso la SuperLega, ma di fronte a un atteggiamento conciliante della Juventus analizzerà la situazione e potrebbe ritenere sufficiente o meno la penalizzazione inflitta dalla FIGC. Questa situazione concilia i rapporti tra le due entità". 

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