Spalletti chiede di più
Spalletti dopo Napoli-Juventus: «Dobbiamo crescere. Locatelli si è abbassato troppo, ci hanno portato in giro per il campo»
Il ritorno di Luciano Spalletti al Diego Armando Maradona passa quasi nell’indifferenza: qualche fischio al momento dell’annuncio dello speaker, poi solo il campo. La Juventus cade a Napoli e l’ex tecnico dello scudetto azzurro non nasconde la delusione:
«È una bocciatura? Può darsi… dobbiamo capire se possiamo arrivare a quel livello».
Il riferimento è al Napoli di Antonio Conte, oggi distante anni luce dai bianconeri. «Siamo partiti troppo timidi e poi siamo stati scolastici proprio quando la partita ci aveva rimesso in gioco. Con tutti questi errori è inevitabile soffrire», spiega Spalletti.
I dubbi di Spalletti sulla Juventus: «Ci è mancata corsa, loro andavano a mille»
In un ritorno definito dallo stesso tecnico «una storia immortale», la Juventus fallisce il suo esame più importante. «Voglio bene a chi mi ha applaudito e anche a chi mi ha fischiato», commenta Spalletti, che analizza senza filtri:
«Ci è mancata la corsa. Il Napoli andava a mille: se non gli nascondi il pallone, ti mettono in mezzo. Il modulo iniziale? Si può riproporre, abbiamo le caratteristiche, ma i movimenti davanti devono essere più rapidi e meno prevedibili».
Juventus, testa alla Champions League: «Si può e si deve fare meglio»
Come riporta Gazzetta, senza tempo per fermarsi, la Juventus deve subito voltare pagina: tra poche ore arriva il match contro il Pafos, sesta tappa della fase a gironi di Champions League.
Spalletti è chiaro: «Si può fare meglio, anzi si deve. Yildiz può dare di più, mentre Zhegrova oggi è un calciatore da un quarto d’ora».
La scelta tattica a sorpresa non ha portato i risultati sperati, e la Juve dovrà resettare rapidamente.
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