Schiaffo napoletano

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di Redazione TuttoJuve

Bianconeri, sconfitta dal grande ex: Hojlund affonda la Juventus con una doppietta, ne parla Il Giornale.

Il ritorno allo Stadio Maradona del grande ex Luciano Spalletti si trasforma in una serata amara per la Juventus: il Napoli si impone grazie alla doppietta decisiva di Rasmus Hojlund, che riporta gli azzurri in vetta alla classifica. Illude soltanto il momentaneo pareggio di Yildiz, unico spiraglio in una gara dominata dai campioni d’Italia.

Hojlund, il grande protagonista: doppietta e Napoli in vetta

Il centravanti danese, 22 anni, acquistato dal Napoli il 1º settembre 2025 per rimpiazzare l’infortunato Lukaku e tornato in Serie A dopo l’esperienza con l’Atalanta, non segnava dal 5 ottobre.
Contro la Juventus ha scelto la serata perfetta per sbloccarsi: due gol, tre punti e una prestazione da leader.

Il primo squillo nasce da un’azione ormai simbolo della gara: Neres sfonda sulla destra.Hojlund taglia davanti ai difensori,tocco sotto misura e Napoli avanti. La Juventus, nei primi 45 minuti, non riesce mai a impensierire Milinkovic, mentre Di Gregorio è costretto a due interventi decisivi su Di Lorenzo e Beukema.

Juventus troppo leggera in attacco: il pari di Yildiz dura poco

Spalletti tenta la mossa tattica del falso nove, affidando a Kenan Yildiz il peso dell’attacco sostenuto da Conceicao e McKennie. Una scelta rischiosa, pensata per non offrire punti di riferimento ai tre centrali partenopei.

Ma la verità è che la Juventus fatica a superare la metà campo, isolata e priva di un vero riferimento offensivo. Yildiz prova a inventare ma viene puntualmente sopraffatto dalla fisicità avversaria.

Nella ripresa Spalletti corregge: dentro David. La Juventus sembra respirare e trova il pareggio proprio con Yildiz in contropiede.
Un’illusione, appunto.

Il Napoli reagisce subito: ancora Hojlund chiude i giochi

La squadra di Conte, trascinata da intensità e coraggio, torna a spingere immediatamente.
Hojlund e McTominay sfiorano il nuovo vantaggio, poi arriva il gol che decide la partita: ancora il danese, ancora su azione travolgente degli azzurri.

Conte, in piena emergenza, ordina la difesa a cinque e sigilla il risultato. Non si passa più.