Sabatini: "Mancini vuole stupire ed è un problema per l'Italia"

23.03.2023 19:20 di  Martino Cozzi   vedi letture
Sabatini: "Mancini vuole stupire ed è un problema per l'Italia"
TuttoJuve.com

Nel suo editoriale pubblicato su calciomercato.comSandro Sabatini ha commentato così le convocazioni di Roberto Mancini.

Retegui magari sì, Pafundi proprio no. Sono completamente diverse, quasi opposte, le due “mancinate” di questo giro azzurro.

Paradossale considerando che uno è argentino puro e l’altro italiano vero, ma a Retegui si arriva per esclusione mentre Pafundi è azzurro per inclusione. Esclusioni tecniche per l’attaccante che - si può confessare? - il 99,9% degli addetti ai lavori non conosceva fino all’anteprima della convocazione azzurra data dalla Gazzetta dello Sport. Retegui per esclusione a vario titolo di Immobile, Belotti, Kean, Pinamonti e Scamacca (quest’ultimo unico convocato, ma sorpassato). Come centravanti, la classifica marcatori della serie A non offre nulla di più, né di nuovo. In serie B, curiosamente, la punta centrale che segna di più è l’italianissimo Lapadula, che però ha scelto la nazionale peruviana. Poi ci sarebbe Mulattieri del Frosinone (10 gol quest’anno), ma non viene ritenuto all’altezza. In sintesi: Retegui azzurro per esclusione di tutti gli altri.

Pafundi invece per inclusione. Perché è un ragazzino di 17 anni appena compiuti, per nulla precoce nello sviluppo fisico e muscolare, un talentino che potrebbe diventare addirittura il “Messi italiano” (sì, questo si pensa nell’ambiente). Ma non gioca. Mai. All’Udinese non gioca in prima squadra perché è troppo piccolo, e nemmeno in Primavera perché ormai si allena con i grandi. In azzurro non gioca in Under 17 perché Mancini non glielo concede, né in Under 20 e 21 dove i rispettivi ct non lo vogliono in gare ufficiali. Quindi viene incluso nella nazionale maggiore per allenarsi, cosa che peraltro sta diventando la sua specialità: finora, da gennaio a oggi, ha giocato la miseria di 9 minuti in serie A. Zero in Primavera e zero con le selezioni giovanili azzurre. Pafundi è in nazionale dopo tre mesi in cui si è solo allenato. Non ha giocato nemmeno una (!) partita.



“Mancini crede in se stesso e fa bene”. “Mancini è convinto delle proprie idee e fa benissimo”. Ma se invece la frase-simbolo diventa “Mancini vuole stupire”, non ci siamo proprio. Con Retegui indica una strategia inevitabile da seguire: il calciomercato delle nazionalità. Con Pafundi non segue la strada maestra della Federazione che lui stesso dovrebbe guidare tecnicamente: i giovani giocano dove è meglio per il loro presente e il nostro futuro. Non dove fa più scalpore.
Infine, un’opinione personale. Anzi, due, entrambe da verificare e offerte al vostro giudizio sotto forma di domande:

Sicuri che Retegui sia meglio di Pinamonti?

Stesso ruolo e caratteristiche tecniche: Baldanzi non meritava e merita la nazionale maggiore più di Pafundi?

Le domande, come si diceva una volta, nascono spontanee. Almeno: oggi, è così. In futuro, speriamo abbia ragione Roberto Mancini.