Rabiot al Milan, tra ambizione e leadership e boccia la Juve: «Con Allegri e Maignan per riportare i rossoneri al vertice, la Juve ha qualità ma manca alchimia»

Rabiot al Milan, tra ambizione e leadership e boccia la Juve: «Con Allegri e Maignan per riportare i rossoneri al vertice, la Juve ha qualità ma manca alchimia»

Adrien Rabiot è tornato in Serie A. Dopo l’esperienza al Marsiglia e cinque stagioni da protagonista alla Juventus, il centrocampista francese riparte dal Milan, con l’obiettivo chiaro di fare la differenza.

«Dopo cinque anni alla Juventus – racconta dal ritiro della nazionale francese a Gazzetta – tornare in Italia e indossare la maglia del Milan non è una cosa banale. A Torino ho vissuto stagioni fondamentali per la mia carriera. Ma il Milan è un altro club leggendario. Qui c’è la stessa passione e, soprattutto, una grande ambizione».

Il ritorno grazie ad Allegri: «Ci sentivamo da tempo. Era il momento giusto»

L’intesa con Massimiliano Allegri, oggi nuovo allenatore del Milan, è stata decisiva per il ritorno in Serie A: «Con Allegri ho sempre avuto un rapporto forte. Ci capiamo, ci stimiamo. Ci siamo sentiti spesso anche durante la scorsa stagione. Già l’anno scorso il Milan mi aveva cercato, ma non se n’era fatto nulla. Poi, dopo l’esperienza a Marsiglia, quest’estate è arrivata la proposta giusta al momento giusto».

Rabiot, leader in campo e fuori: «Sono qui per trasmettere mentalità vincente»

«Allegri mi ha voluto perché sa che posso dare esperienza e mentalità. Sono pronto a lavorare ogni giorno con serietà, trasmettendo grinta e voglia di vincere. Maignan e Modric sono altri esempi di riferimento nello spogliatoio».

Corsa scudetto? «Napoli, Inter, Roma. Ma il Milan c’è. E voglio festeggiare come non ho potuto alla Juve»

Sulla lotta per lo scudetto: «Il Napoli è ancora la squadra più forte. L’Inter ha continuità e una base solida. La Roma sorprende. La Juventus ha qualità, ma manca ancora l’alchimia per lo scudetto. Noi lotteremo fino all’ultimo».

E poi il sogno: «Con la Juve abbiamo vinto, ma non abbiamo potuto festeggiare a causa del Covid. Ora voglio vincere di nuovo lo scudetto, e stavolta celebrarlo con tutti i tifosi in piazza. Perché al Milan si gioca per fare la storia».