Operazione David

Jonathan David alla Juventus: da grande colpo di mercato a rebus d’attacco, ne parla La Stampa. 

Quando la Juventus ha annunciato l’arrivo di Jonathan David, la maggior parte degli addetti ai lavori e dei tifosi bianconeri aveva accolto l’operazione come un autentico affare. L’attaccante canadese, classe 2000, reduce da una stagione super con il Lille (25 gol in 49 partite), sembrava il rinforzo ideale per il nuovo corso juventino.

Il trasferimento a parametro zero, con soli 12,5 milioni di euro di oneri accessori destinati ad agenti e intermediari, aveva ulteriormente alimentato l’entusiasmo. L’esordio con gol contro il Parma, il 24 agosto, aveva poi confermato la sensazione di aver trovato un attaccante dal futuro luminoso.

Dati deludenti: solo 1 gol e 1 assist in 603 minuti

A distanza di quattro mesi dal suo arrivo ufficiale (14 luglio), l’impatto di Jonathan David alla Juventus è però ben al di sotto delle aspettative. I numeri parlano chiaro: 1 solo gol e 1 assist in 603 minuti complessivi tra Serie A e Champions League.

L’unico lampo recente è stato il passaggio decisivo per Adzic nel rocambolesco 4-3 contro l’Inter. Tuttavia, il suo errore difensivo nella gara contro la Lazio (assist involontario per Basic) ha pesato parecchio: quella sconfitta è costata la panchina a Igor Tudor. Da quel momento, il canadese non è più partito titolare, né con Brambilla né con Luciano Spalletti, totalizzando solo pochi minuti nel finale di partita contro l’Udinese.

Il nodo Vlahovic e il futuro dell’attacco bianconero

Sul fronte opposto resta aperta la questione Dusan Vlahovic, tra rinnovo e possibile addio. La Juventus, che continua a valutare il mercato in entrata e uscita, potrebbe presto ridefinire le gerarchie offensive. In questo scenario, il rilancio di Jonathan David diventa una priorità strategica: i suoi gol potrebbero essere decisivi per la corsa ai primi posti in Serie Ae per il cammino europeo.