Martorelli: "Effetto positivo di Spalletti evidente ma parlare di Scudetto è prematuro”

Nel corso della trasmissione Fuori di Juve su Radio Bianconera, l’operatore di mercato Giocondo Martorelli ha analizzato il momento della Juventus guidata da Luciano Spalletti, soffermandosi sui progressi della squadra, sugli obiettivi stagionali e su alcuni temi di mercato. Ecco le sue dichiarazioni:

"Quello di Spalletti è un effetto molto positivo. Ha portato equilibrio, coraggio, sicurezza, tranquillità e autostima a una squadra che probabilmente aveva perso i connotati tipici della Juve. È un uomo di campo, capace di migliorare i giocatori che ha a disposizione. Serve tempo, ma il calendario favorevole delle prossime partite può aiutare a scoprire ulteriori risorse nella rosa. Penso soprattutto a Koopmeiners, che Spalletti proverà a recuperare pienamente. Con un mercato di gennaio che dovrebbe dargli qualcosa, vedo il futuro dell’allenatore molto positivo».

Sull’ipotesi Scudetto, però, Martorelli invita alla cautela: «Per me è prematuro parlarne. Molto dipenderà dal cammino nelle coppe, con marzo che sarà un mese decisivo. Alcune partite portano via tante energie nervose e davanti ci sono tre squadre importanti. È difficile che tutte crollino e che la Juve possa avere un percorso così lineare. Tutto può succedere, ma con questo organico non posso dire che accadrà».

Capitolo Vlahovic: «Il suo futuro dipende dalle proposte che riceverà. Se non arriveranno offerte importanti, sia dal punto di vista tecnico che economico, dovrà valutare quella della Juve, che comunque sarebbe dignitosa. Credo che al momento non abbia sul tavolo qualcosa di veramente straordinario, altrimenti l’accordo sarebbe già arrivato. Non escludo che la Juve possa puntare anche su un altro attaccante: le grandi squadre hanno bisogno di grandi punte, anche come alternative».

Su Yildiz, Martorelli è netto: «La Juve non può permettersi di non rinnovarlo. Va mantenuto a tutti i costi, può diventare un fuoriclasse. Il futuro deve ripartire da lui. Troveranno l’accordo, perché Yildiz vuole la Juve e si sente rappresentativo di questa società. Sa di essere fondamentale, mentre in un’altra big sarebbe uno dei tanti».