Rocchi a Open Var: “Se qualcuno non crede alla nostra buona fede, io domani mattina lascio. Sul Lecce…”
Gianluca Rocchi ha parlato nel corso di Open Var tornando sugli episodi più discussi della 17ª giornata di Serie A: "Il problema vero è che, quando le cose non sono oggettive, ci possono essere problemi. Ci sono due tocchi di mano: il primo, a centrocampo, ha bisogno di un’analisi diversa. Non è colui che segna, va valutata solo la qualità del tocco di mano e in questo caso non è punibile. Nel caso di Davis, va considerato solo se c’è tocco o meno, perché segna lui. Il VAR all’inizio non si accorge se la tocchi: può sembrare superficialità, in realtà fa capire quanto tempo passi. E arriviamo all’immediatezza: se pensiamo al gol di Meister in Pisa-Fiorentina, passarono uno-due secondi, era immediato. In questo caso, dopo aver recuperato con un tocco di mano, il giocatore fa quattro dribbling: non può essere mai immediato. Il problema è che non c’è un parametro: se da fuori devo capire la decisione corretta, da arbitro dico che è una regola su cui va fatta chiarezza, perché poi alle persone dobbiamo dare risposte il più oggettive possibile. Oggi questo avverbio, immediatamente, ci mette in difficoltà, e io ai ragazzi non posso dire che hanno sbagliato: se vado a vedere l’immediatezza, in questo caso non c’è. La decisione che prendono, anche a fatica, e questo dimostra buona fede, è che da una parte hanno un istinto e dall’altra un regolamento che li obbliga a una certa scelta”.
Vi siete confrontati a livello internazionale?
“Sì, questa clip la gireremo all’IFAB. Io sono in difficoltà nello spiegare queste cose a dei dirigenti, mi voglio confrontare per capire se eravamo nel giusto o meno: le risposte che ho avuto sono che il regolamento parla di immediatezza, e questo non lo è. Poi, in futuro, è un avverbio che crea problemi”.
Luca Marelli ha proposto un criterio oggettivo: se il giocatore non si libera del pallone, a prescindere dal tempo, il gol va annullato.
“Io ragiono da appassionato di calcio: per me sono gol buoni, anche quello di Pisa-Fiorentina. Per me non si possono annullare certi gol, e lo dico anche per quello di Meister. Il problema è se si segna direttamente con il braccio. Poi la valutazione sulla punibilità è sempre soggettiva, però è un po’ più comprensibile”.
La Lazio ha chiesto l’intervento della Lega Calcio Serie A.
“Non entro in argomenti politici. Io ho detto una cosa a tutti, sia a Simonelli sia a Gravina: se qualcuno non crede alla nostra buona fede, io domattina lascio. Su questo non si transige, se qualcuno pensa che non siamo onesti intellettualmente. Noi cerchiamo di fare meno errori possibili, è chiaro che un episodio del genere ti metta in difficoltà anche a spiegarlo. Poi però devi essere lucido, ti confronti, se la decisione è corretta spieghi perché è stata presa in quel modo il nostro obiettivo non sia creare meno errori possibili. Poi se uno non ci vuole credere, non è più un problema mio”.
Rocchi analizza il gol di Nico Paz in Lecce-Como.
Rocchi ha poi analizzato la rete segnata da Nico Paz contro il Lecce: "Sono stato chiaro con i miei arbitri, questi interventi o sono fallo chiaro o non sono da fischiare. La FIFA sta lavorando su questi comportamenti, che non voglio definire simulazioni: in Arab Cup hanno fatto un esperimento sul lasciare fuori un giocatore due minuti quando è realmente infortunato. Qui la decisione è corretta".
Sul precedente simile a quello di Sottil in Inter-Juventus: “Sì, a me dispiace per il Lecce. Però dobbiamo rimanere coerenti, sono situazioni da leggere nella stessa maniera: se a fine anno ci saranno state dieci situazioni simili, a me dispiacerà per l’errore, però dovremo essere coerenti”.
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