La Stampa - La classifica sorride ma Allegri vuole conferme nell’ottobre rosso

Su La Stampa: oltre alle prestazioni altalenanti e alle emozioni discontinue, c’è una classifica che fa sorridere e regala segnali di speranza. I 13 punti ottenuti nelle prime 6 giornate sono più di una certezza per una squadra che non partiva così bene dal 2019/2020, quando i bianconeri (allenati da Sarri) ne conquistarono 16 e poi chiusero la stagione con il nono e ultimo scudetto del ciclo d’oro. Ora i valori e gli obiettivi sono diversi, ma Allegri può guardare con fiducia alla crescita dei suoi. In attesa del gioco, i conti comunque stanno tornando e la sconfitta dell’Inter contro il Sassuolo accorcia ulteriormente le distanze in vetta.
Il terzo posto in solitaria, in attesa di Frosinone-Fiorentina di oggi, è comunque un trampolino di lancio e vale una partenza che il tecnico livornese non ricordava da tempo. Il percorso netto della Juve di Allegri nel 2014, 2017 e 2018 (6 su 6) è un lontano ricordo, ma tante cose sono cambiate in questi anni e non solo un attacco dove giocatori come Tevez, Dybala e Ronaldo (autori rispettivamente di 6, 10 e 3 gol in quegli avvii di campionato) trascinavano la Juve. Domenica sono a Bergamo contro l’Atalanta, sabato prossimo ospitano il Toro nel derby e dopo la sosta di campionato saranno a San Siro contro il Milan. Sarà un ottobre rosso per una Juve che vede alzarsi l’asticella delle difficoltà e vuole capire il proprio potenziale.