L’Arena - Igor il grande, riecco Tudor

Su l'Arena l'accoglienza per Tudor: Sarà la prima volta da ex al Bentegodi per lui e, forse, sedendosi in panchina gli verrà in mente quel Verona che giocava un calcio delizioso. E pensare che molti storsero il naso quando l’Hellas annunciò Tudor. Ora, invece, è uno dei tecnici più in voga e la Juve gli ha affidato la ricostruzione tecnica. Sarà avvversario per una sera ma in riva all’Adige ha lasciato solo ricordi belli. «Una volta a ci ha portato al ristorante.

Non si è limitato ad invitare la squadra, ma ha coinvolto fisioterapisti, magazzinieri, medici, anche le persone che lavoravano dietro le quinte», ha raccontato recentemente Faraoni per descrivere il Tudor meno conosciuto. «A fine anno è stato l'unico a coinvolgere anche le famiglie, nessun altro allenatore l'ha fatto. Ha voluto aggregare tutti, invitando anche mogli e figli». Due episodi che rappresentano anche uno dei motivi del suo successo alla guida di una squadra zeppa di talento ma che aveva smarrito la via prima che la prendesse per mano. Barak-Caprari-Simeone, ad un certo punto della stagione era il tridente più prolifico di tutta l’Europa.