Higuain a Gazzetta: “Verso la Juve ho affetto, ma mi hanno cacciato...”

18.10.2018 07:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Higuain a Gazzetta: “Verso la Juve ho affetto, ma mi hanno cacciato...”
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© foto di Bonan

Gonzalo Higuain parla a Gazzetta, ecco alcuni passaggi: “Ognuno difende gli interessi del proprio club. Io posso solo dire che noi abbia­ mo i mezzi per vincere il der­by. Il Milan deve provare a vin­cere. C’è l’esempio del Leice­ster, del Siviglia: se fai le cose per bene poi raccogli. E comun­que a noi mancano cinque pun­ ti a causa delle partite con Na­poli e Atalanta. Con quei cin­que e magari altri tre del recu­pero col Genoa saremmo a soli quattro punti dalla Juve.

Verso la Juve? Nessun risentimento. Il mio è un senti­mento di affetto perché mi han­ no trattato benissimo. Compa­gni e tifoseria mi hanno dato un affetto enorme. Però non ho chiesto io di andare via. Prati­camente, lo dicono tutti, mi hanno cacciato. Al Milan ho avuto da subito un amore gran­dissimo e così mi hanno con­ vinto. Alla Juve fanno un gol e vincono le partite, sono micidiali. Noi sia­ mo una squadra che fa gol, ma non dobbiamo pensare di vin­ cere 6­-3 o 7­-4. Dobbiamo fare un gol e vincere, come fanno loro. È la mentalità vincente della fase difensiva. Dobbiamo imparare a fare un gol e pensa­re a chiudere la partita così. Al­la Juve sono delle macchine da guerra, ti preparano per quello. Ovviamente anche loro sento­no pressione quando gli avver­sari inseguono, ma per ora nes­suno è ancora riuscito a toglier­ gli lo scudetto. Dentro di me quel giorno ho avuto la sensazione che sì, forse sapevo che si era rotto qual­ cosa. E poi hanno preso Ronal­do. La decisione di andare via non è mia. Ho dato tutto per la Juve, ho vinto diversi titoli, do­po di che è arrivato Cristiano, il club voleva fare un salto di qua­lità e mi hanno detto che non potevo restare e che stavano provando a cercare una solu­zione. La soluzione migliore è stata il Milan».

Allegri? Mi ha migliorato in alcuni aspetti, come aiutare la squa­dra a difendere e come attacca­re la porta».Al Mi­ lan è come se mi fossi tolto 4­-5 anni. Sono tornato all’epoca di Napoli e ne sono felice. Mila­nello è il calcio, il Milan mi ha dato qualcosa in più dopo un Mondiale non bello, ho trovato quello che stavo cercando».


Napoli? Lavezzi si è lasciato male, Cavani idem, con Sarri in pan­china è stato contattato un al­tro allenatore.

Scudetto?«Per il campionato forse ci manca qualcosa, è una compe­tizione in cui conta la continui­ tà. Se non siamo attaccati alla Juve è per errori nostri. Ma l’Europa League e la Coppa Ita­ lia, che sono competizioni più mezzi, non sia­ mo inferiori a nessuno».