Gazzetta - Emozione Tudor

Su Gazzetta si parla anche di Tudor. Le prime volte di Igor Tudor si pesano, quella in Champions sulla panchina bianconera può far venire le vertigini ora che il filo con il passato si riannoda come le emozioni e i ricordi. Trentaquattro duelli, il suo bottino da juventino. Una finale persa, a Manchester, il suo più grande, grandissimo rimpianto.

«Non ci penso, penso a questa sera, al Borussia, a partite che ogni giocatore vorrebbe vivere anche con una gamba sola…Se sono pronto ad affrontare la Champions da tecnico? Champions o campionato o un’altra coppa, non cambia…», dice. L’ultima con la musica più dolce nelle orecchie è stata a Marsiglia, novembre di tre anni fa: da allora ad oggi, un bel salto in avanti Tudor avrebbe voluto una finestra più ampia da dove rivedere, più volte, i botti di metà settembre contro i nerazzurri. Ma non c’è spazio per rileggere il film di quanto accaduto sabato.