Enzo Maresca: "Juve, grazie per avermi insegnato a vincere in quel 5 maggio 2002"

L'ex bianconero ricorda la data sul suo account ufficiale di Twitter
05.05.2012 09:15 di  Domenico Aprea   vedi letture
Enzo Maresca: "Juve, grazie per avermi insegnato a vincere in quel 5 maggio 2002"

Oggi si celebra il 5 maggio. Per tutto il mondo è una delle più grandi opere letterarie di Alessandro Manzoni, per chi tifa Juventus, invece, rappresenta uno dei capisaldi della storia bianconera. Esattamente dieci anni fa, in una soleggiata giornata di inizio maggio, la squadra allenata da Marcello Lippi sorpassava la rivale Inter negli ultimi 90 minuti di campionato, riuscendo a vincere un insperato scudetto, il ventiseiesimo, procurando uno dei più grandi drammi sportivi per i tifosi interisti. Da quel momento si è inasprita ancora di più la rivalità tra i due club, tra le due tifoserie: uno smacco che nessuna farsopoli, nessuna altra cosa potrà mai oscurare. L'Inter allenata da Hector Cuper crollava a Roma per mano della Lazio (4-2) contro ogni pronostico, la Vecchia Signora espugnava Udine (0-2) con uno scatenato Enzo Maresca in panchina con la radiolina nelle orecchie pronto ad aggiornare i compagni sugli sviluppi dell'Olimpico. Il calciatore attualmente al Malaga è entrato nei cuori dei sostenitori bianconeri per un'esultanza irriverente nei confronti del Torino in un derby di quella stessa stagione. A distanza di tanti campionati, il giocatore nato a Pontecagnano non dimentica quell'annata vissuta alla Juve che gli ha fatto vincere il primo trofeo.

Un legame forte con la Juve, un'avventura che non dimenticherà mai, un giorno speciale, quello del 5 maggio 2002, che Enzo Maresca porta dentro il suo cuore, come ha confermato in una sua cinguettata pubblicata pochi minuti dopo la mezzanotte sul suo profilo ufficiale: "Il 05/05/2002 vincevo il mio primo titolo... 10 anni dopo. Grazie Juventus per avermi insegnato a vincere!". Poco dopo, Enzino Maresca ha pubblicato una foto che rievoca i dolcissimi ricordi dei tifosi juventini: l'immagine dell'ex centrocampista bianconero in festa negli spogliatoi di Udine insieme a Lilian Thuram, una delle colonne difensive di quelle vincenti stagioni: "Una foto del dopo partita negli spogliatoi di Udine... Sul tavolo con il grande Thuram", scrive Maresca. Il trentaduenne juventino nell'animo è la testimonianza del fatto che chi ama la Juve, chi capisce realmente il suo spirito, chi si rende conto sul serio cosa signifiica farne parte non lo dimenticherà mai e non smetterà mai di amarla quest'eterna e magnifica Vecchia Signora. Chi ha vissuto quell'indimenticabile 5 maggio 2002 ha dentro il marchio a vita di Juventinità: una virtù impressa in maniera indelebile, per sempre.