Cessioni estive ed organico indebolito
Mercato Juventus: pochi esterni e alternative limitate
Alle spalle di McKennie non ci sono reali alternative. João Mario, arrivato in estate, è considerato in uscita dopo appena 8 presenze in Serie A e 237 minuti totali: un investimento fallito. Tudor lo aveva bocciato, Spalletti ancora di più. Sull’altra fascia il titolare resta Cambiaso, mentre a sinistra le opzioni sono limitate: Cabal è spesso frenato da problemi muscolari, Kostic, dopo un buon avvio, ha rallentato.
Se la Juve dovesse cedere McKennie, sarebbe costretta ad acquistare almeno due esterni, non uno solo, considerando anche il ritorno imminente della Champions League, che imporrà rotazioni continue. Un profilo come Palestra, talento dell’Atalanta in prestito al Cagliari, sarebbe ideale, ma le ristrettezze di bilancio limitano le mosse del club.
Cessioni estive e organico indebolito
La Juventus paga ancora le scelte della scorsa estate, quando è riuscita nell’impresa di indebolirsi. Le cessioni di Savona(Nottingham Forest), Weah, Nico Gonzalez e Alberto Costa hanno smantellato completamente la fascia destra. A centrocampo Spalletti può contare su Locatelli e Koopmeiners, con Thuram, Miretti e Adzic a completare il reparto, ma servirà almeno un innesto dinamico.
In attacco, per puntare davvero allo scudetto, servirebbe un centravanti di livello. David e Openda, nemmeno insieme, garantiscono l’impatto di Vlahovic, sempre più vicino all’addio. In caso di partenza del serbo, la Juve tornerebbe inevitabilmente sul mercato per un nuovo numero 9.
Modulo Juventus: il 3-4-2-1 di Spalletti
Il tema del modulo, spesso ossessione di media e tifosi, per Spalletti è superato. Nel calcio moderno, fluido e cangiante, non esiste un solo sistema fisso. La Serie A oggi ruota attorno alla marcatura a uomo e al 3-4-2-1, schema al quale anche la Juventus si è adattata.
Spalletti non ha interpreti né doppioni per tornare stabilmente alla difesa a quattro. Ha ereditato la Juve di Tudor e, dopo due mesi di lavoro, ha scelto la continuità. Anche a Pisa ha confermato le sue idee: Cambiaso “quinto” a destra, McKennie a sinistra per contrastare la spinta avversaria. Lo riporta Corsport.
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