Cassano: "Inter messa sotto per tutta la partita col Barcellona, io il calcio meraviglioso di Inzaghi non l'ho visto"

Intervenuto nel corso di Viva El Futbol, l’ex attaccante Antonio Cassano ha commentato così la semifinale d’andata di Champions League tra Barcellona e Inter, terminata 3-3. L’ex attaccante non ha nascosto la sua ammirazione per il gioco espresso dai catalani: “Che partita, magnifica, meravigliosa. Per il peso della gara, è stata la più bella di tutta la Champions. Una sfida vera, intensa, di altissimo livello”.
Cassano si è poi soffermato sulla qualità del Barcellona: “Quando dico che il Barça è unico e non si è mai visto - e mai si rivedrà - è perché, pur non avendo fenomeni assoluti, riesce a non farti mai vedere il pallone. Sono straordinari nel palleggio, nel controllo del gioco. L’Inter ha ripartito tre volte in tutta la partita. I calci d’angolo? Lasciamo perdere, si sapeva che erano una delle poche armi a favore dei nerazzurri”.
E ancora: “Una squadra forte come l’Inter non può permettersi di fare una partita così. È stata una gara seria, sì, ma extra-extra difensiva. In Italia è la squadra più forte, ma non può presentarsi in Europa giocando in quel modo. Nella qualità mi ha deluso. “Il centrocampo dell’Inter è forte, ma è stato surclassato dal Barcellona per idee, qualità, ritmo. Alcuni elogi vanno ridimensionati. Bastoni e Barella sono ottimi giocatori, ma ieri si sono visti i loro limiti. Il Barça li ha messi a nudo”.
Poi ancora un attacco a Inzaghi: “Io il calcio meraviglioso dell’Inter l’ho visto in Italia, in Europa quasi mai. Questo va detto chiaramente. Si è vista la differenza di filosofia, di qualità, di idee. E se continuo a dire che Inzaghi non mi convince è perché in Europa gioca così: prudente, rinunciatario. In Italia poi magari fa tre gol all’Empoli o al Verona… L’Inter è stata messa sotto per tutta la partita. Il 3-3 non mi interessa, il dato vero è che ha subito 20 tiri in porta. E ha fatto male anche difensivamente. Questo va detto, senza nascondersi. Poi magari vanno pure in finale e sarò contento per il calcio italiano, ma l’analisi di oggi è un’altra. Si parla tanto di Inzaghi come di un genio, ma stasera lanciavano sempre la palla. Contro il Bayern Monaco, stessa storia: in 180 minuti l’Inter ha costruito pochissimo. Questo è un dato oggettivo”.