Capello a Gazzetta: “Ombre su Sarri? Anche a me capitò, poi vinsi io”

17.06.2019 08:50 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Capello a Gazzetta: “Ombre su Sarri? Anche a me capitò, poi vinsi io”
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Fabio Capello parla a Gazzetta: “Sarri, in fondo, ha spesso avuto stilettate per quelli «con le maglie a strisce. Io ebbi qualche problema, ma non tanto perché avevo allenato il Milan e la Roma, quanto per- ché avevo detto che non sarei mai andato alla Juve. Ci furono delle contestazioni, striscioni contro di me, ma sempre dai gruppetti degli ultrà. I soliti. Pensi alle contestazioni vergognose ad un grande allena- tore come Ancelotti. So che anche Conte è stato criticato per il passaggio all’Inter, ma chi dice cose del genere andrebbe ignorato. Gli allenatori sono professionisti. Se poi invece fare il tifo diventa un business, è ovvio che ci sia un problema. Comunque, poi quando cominciammo a vincere, le cose andarono a posto, anche perché io rispetto a Sarri avevo una corsia privilegiata: ero stato in bianconero. Sarri non deve pensare ai tifosi né fare nulla per ingraziarseli. basterà fare bene.

Adesso, dopo il filotto degli scudetti, con lui vogliono fare qualcosa di più. bravi allenatori sanno mette- re al posto giusto i giocatori che hanno a disposizione. Mi dia retta, la Premier League è il top del top; solo Barcellona e Real Madrid possono essere al loro livello. Per questo Maurizio è andato a Londra da insegnante delle superiori e torna in Italia da professore universitario. Il suo Chelsea non giocava il 4-4-3 del Napoli, si è saputo adattare a situazioni nuove. Hazard, ad esempio, faceva cose diverse. Servirebbe un grande centrale difensivo, che in prospettiva possa essere l’erede di Chiellini. Il più adatto sarebbe Manolas, ma non entro nelle loro strategie. In ogni caso bisogna saper fare il vino con l’uva a disposizione, e con i giocatori della Juve viene fuori champagne. Anzi, meglio parlare di prodotti italiani: un grande spumante”.