Bucchioni: “Arbitri, arriva la rivoluzione”

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di Redazione TuttoJuve

Arbitri Serie A e B verso il professionismo: nasce una nuova società autonoma dalla FIGC ne parla il Icollega Bucchioni su Tmw.

Rivoluzione nel mondo del calcio italiano: arbitri, assistenti e varisti di Serie A e B (135 persone in totale) stanno per dire addio all’AIA (Associazione Italiana Arbitri) per confluire in una nuova società autonoma. Il progetto, finanziato dalla FIGC e dalle due Leghe (Serie A e Serie B), segna il passaggio storico verso una gestione professionale del settore arbitrale.

Arbitri professionisti: cosa cambia?

La nuova società porterà per la prima volta gli arbitri italiani al pieno professionismo, con un inquadramento lavorativo formale: contratti regolari, tutele sindacali, ferie, TFR e tutti i diritti previsti per i lavoratori sportivi. Questo cambiamento epocale arriva dopo anni di tensioni e ritardi nei pagamenti, che hanno portato allo scontro tra gli arbitri di vertice e l'attuale presidente dell’AIA, Antonio Zappi.

Secondo le indiscrezioni, il progetto sarà presentato nel Consiglio Federale del 16 ottobre 2025 (o al massimo quello successivo) e dovrebbe entrare in vigore dalla prossima stagione.

Un modello simile alla Premier League

Il modello di riferimento è la Premier League, dove dal 2001 il corpo arbitrale è gestito dalla società esterna PGMOL (Professional Game Match Officials Limited). Anche in Italia, la nuova struttura sarà indipendente dall’AIA e gestita internamente dalla FIGC, con un direttore scelto fuori dai meccanismi dell’AIA.

Il progetto è stato sviluppato direttamente dal segretario federale Brunelli insieme a manager delle Leghe. La nuova società avrà un'organizzazione complessa e moderna, con la possibile inclusione di ex calciatori, allenatori, preparatori atletici e psicologi, per garantire una formazione completa agli arbitri di oggi e di domani.

Gianluca Rocchi possibile direttore

Secondo diverse fonti, il primo direttore in pectore della nuova società potrebbe essere Gianluca Rocchi, attuale designatore degli arbitri. Una figura di continuità e competenza che godrebbe della fiducia di gran parte della categoria arbitrale.