Bosco: "Non ho memoria di una Juventus tanto sfilacciata, inadeguata, incapace di dare un senso alla sua azione. Club sotto attacco, il silenzio di Ferrero e dei dirigenti. Ora Comolli ha due strade"

Il pungente Andrea Bosco, nella sua rubrica "Duribanchi", su sportolimpico.it, ha detto la sua sul momento non semplicissimo della Juventus. Ecco un estratto del suo editoriale: "Non ho memoria (e la seguo dal 1951) di una Juventus tanto sfilacciata, inadeguata, incapace di dare un senso alla sua azione . La Juventus ( retaggio di recenti trascorse stagioni) è un Far West dove regna l'anarchia . Dove i giocatori ( Douglas Luiz ) fanno i bulli evitando di presentarsi al raduno, senza fornire spiegazioni, scollinando la data di una settimana . Dove i procuratori ( piaga non solo della Juventus ) ricattano le società inviando i propri assisti là dove si guadagna di più. Vlahovic è un caso creato da una Juventus ( Arrivabene ) fantozziana che ha elargito a salire uno stipendio folle (fino a 12 milioni all'anno) al centravanti serbo , Che ora minaccia di uscire a zero euro la prossima stagione per fine contratto .E poi c'è il procuratore di Weah che stizzito per non aver consentito la Juventus al suo assistito di andare al Marsiglia , ( con il quale il giocatore ha un accordo ) al prezzo sancito dal Marsiglia, si scatenato sul web ( senza nominarlo ) contro il neo direttore generale Comolli, letteralmente insultandolo. Ora Comolli non spiaccica una parola di italiano e ( per ora) non ha replicato. Forse l'italiano lo parla male anche Modesto di origine corsa nella nuova Juventus alla francese voluta da John Elkann. Ma il presidente Ferrero (avvocato di Elkann ) lui l'italiano lo conosce . E non si è mai visto che un presidente, dopo che un dirigente della società che rappresenta viene pesantemente insultato, non dica una parola una. La Juventus è nella bufera .
Le sparano addosso come all'orsetto del luna park . E i due pesi e due misure adottati dalla giustizia sportiva con il beneplacito della federazione e con il totale disinteresse del ministro dello sport e dello stesso governo ( e il Coni, che dice il Coni ? ) certamente non aiutano il club più titolato d'Italia ad uscire dalle secche . Ora Comolli ha due strade : accettare i ricatti dei giocatori e fare un bagno di sangue economico a livello di minus valenze. Oppure fare la faccia dura , spedire i “ guappi di cartone “ in tribuna per l'intera stagione mettendo a repentaglio la loro partecipazione al Mondiale prossimo venturo . Consapevole che anche in questo caso il bagno di sangue economico sarebbe drammatico . Prigioniera dei suoi numerosissimi errori, invisa ad un movimento che non le perdona di aver vinto 9 scudetti di fila, ridicolizzando il movimento medesimo, la Juventus ( i suoi tifosi ) deve essere consapevole che ci vorranno anni , forse un quinquennio, per tornare competitiva . Che non significa vincere trofei : significa lottare per cercare di vincerli . Ma per farlo , prima di ogni altra cosa, la dirigenza deve dimostrare di avere gli zebedei . E quelli o li hai , oppure nessuno te li può regalare . Si attendono notizie sugli attributi di Comolli. Ogni juventino si augura siano come quelli del condottiero Bartolomeo Colleoni capitano di ventura della Serenissima Repubblica di Venezia: tre"