FRAMMENTI DI GLORIA: Juventus - Inter 9-1

10.06.2011 10:30 di  Davide Lazzerini   vedi letture
FRAMMENTI DI GLORIA: Juventus - Inter 9-1
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Correva la stagione calcistica 1960 - 1961. Roma aveva appena ospitato le Olimpiadi, l'Italia si apriva al boom economico dei favolosi anni 60' e lo sport italiano si ergeva a elemento di identificazione collettiva e legittimazione nazionale. In questo, il calcio la faceva da padrone. La sfera era ancora di cuoio, le immagini erano in bianco e nero, la tattica non imperversava sulla fantasia. E un giocatore si aggirava tra i rettangoli verdi addirittura con i calzettoni abbassati, ubriacando i diretti avversari di finte e contro finte, irridendo i marcatori con colpi da genio del calcio. Omar Sivori, il Mago. Questo era il suo nome. E in quella stagione calcistica il fuoriclasse argentino fu protagonista di una delle pagine più incredibili della storia della Juventus. Il 10 giugno 1961 la Vecchia Signora è già Campione d'Italia. Al Comunale di Torino va in scena Juventus - Inter, recupero dell'incontro disputatosi tra le due compagini il 16 aprile. In quell'occasione l'Incontro viene invalidato per un'invasione di campo da parte di tifosi entrati all'interno dello stadio senza biglietto. In un primo momento si assegna la vittoria per 2 a 0 a tavolino all'Inter, che ritorna in corsa per la vittoria finale. La Juve però ricorre e, la sera prima rispetto all'ultima giornata di campionato con l'Inter a pari punti con la Juventus (46 a testa), la CAF ritratta la precedenza sentenza e ordina di ridisputare la gara. Una mazzata per l'Inter, che l'ultima giornata cade a Catania e consegna lo scudetto ai rivali. Una goduria per i bianconeri, nonostante le polemiche sollevate dalla decisione della CAF. Il 10 giugno il campionato è quindi già deciso e la squadra di Angelo Moratti, per protesta, manda in campo la Primavera. Guidata dal tandem Gren-Parola, la Juve schiera quasi tutti i suoi campioni. Ci sono Mattrel e Sarti, Cervato e Colombo, Mora e Nicolè, Charles e Sivori, Stacchini e il trentatreenne Boniperti, che indossa un'insolita maglia numero 4 e chiude con quell'incontro la carriera da calciatore. Sarà goleada bianconera. Il Genio dai calzettoni abbassati segna 6 reti e l'incontro termina 9 a 1 per i neo Campioni d'Italia. Per la Primavera nerazzurra va in rete un certo Sandro Mazzola, figlio del grande Valentino. La gara va in archivio con uno dei punteggi più tennistici della storia del calcio italiano. Un frammento di memoria indimenticabile nella storia della Juventus.