UNA LETTERA PER IL CAPITANO - LA COMMOVENTE LETTERA DI FRANCESCO...

La redazione di Tuttojuve apre il canale ai tifosi bianconeri per inviare la propria lettera e farla leggere al capitano Alessandro Del Piero.
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La commovente lettera di Francesco
Mi chiamo Francesco ed ho 14 anni e ho una sorella di nome Davida di 8 anni. Siamo di Napoli ed e' da tempo che cerco di far giungere ad Alessandro Del Piero una mia lettera , per ringraziarlo di cio' che ha fatto per me, nonostante i km che ci dividono. Il mio idolo... Alessandro Del Piero. Beh, che dire di lui? E' un campione... ma non un campione qualsiasi. Lui è Del Piero. Un campione come lui se ne vedranno pochi. E lo definisco così, appunto, un campione, non solo perché ha un piede magico... che con ogni tocco di palla ci emoziona, ci delizia con le sue giocate, ma lo definisco così perché è stato in grado di accompagnare la Juventus in serie cadetta, e dopo un anno, è riuscito a riportare la Juventus di nuovo in serie A, dov'è giusto che sia. L'ho visto tirare delle punizioni meravigliose. Disegnare delle traiettorie che sarebbero state degne di un pittore. Tipo con la Roma... con lo Shamrock Rovers, e come dimenticare la punizione di Torino contro lo Zenit di San Pietroburgo? Quella punizione... Ah, fu una meraviglia. Dovevano dichiararla patrimonio dell'UNESCO. E perché no, perché non dichiarare proprio lui un patrimonio internazionale? Come giocatore, e come uomo se lo meriterebbe... Non l'ho mai detto, ma in lui vedo un padre. Anche se ci sono più di 900 km a dividerci, e lui non mi ha mai conosciuto, ma io lo vedo così. C'è stato un periodo (per 4 anni) in cui sono stato malato, avevo la sindrome di Henoch-Schonlein non mi potevo muovere ne camminare ne fare le scale, e in tutto questo mio padre non c'era, non c'e' mai stato e continua a non esserci, in quanto i miei genitori sono separati e si e' completamente dimenticato dal 2006 di avere due figli, ma c'è stato lui, Alex. Il mio capitano. Se vedevo una sua partita, avevo tutto l'occorrente per stare bene. Ad ogni mio compleanno, tutti erano a festeggiarmi, mentre io ero a vedere lui, in attesa di vedere una sua magia, che sarebbe stato il mio regalo di compleanno. Ogni anno era così, il suo regalo arrivava sempre ed era il più bello che avessi mai potuto desiderare. Non era un regalo materiale, ma qualcosa di più, che non si può spiegare! Ed ora che lui si ritirerà, per me sarà un durissimo colpo al cuore, più duro di quello che ho quando lo vedo per 90 minuti in panchina, senza entrare, e far vedere che a 37 anni, sembra ancora un ragazzo di 20 anni, come se avesse voglia di fare bene, per mettersi in mostra, e correre su e giù per tutto il campo. Anche se però lui non ne avrebbe bisogno, perché lui è un campione, lui è Del Piero. E' l'uomo nella quale io identifico quella figura di padre e di uomo che non ho mai avuto al mio fianco. E secondo un tuo aforisma: "Sono orgoglioso di essere juventino, di essere una "bandiera", come mi definite spesso, ma in realtà io sono solo una piccola parte di una grande bandiera bianconera, che cresce col passare degli anni e se ognuno di voi guarda con attenzione ci trova scritto anche il proprio nome... Perché questa bandiera continui a crescere c'è bisogno di tutti noi: restiamo uniti!" . Ecco in questa bandiera c'è scritto anche il nome mio Francesco e quello di mia sorella Davida ed ultimamente si e' aggiunto anche il nome di Marco Borriello nostro vicino di casa. Il vanto del nostro quartiere. Non andare via dalla juventus abbandoneresti me e mia sorella, e poi lo hai detto stesso tu: "Perché questa bandiera continui a crescere c'è bisogno di tutti noi: restiamo uniti!" ed anche: "un Cavaliere non lascia mai la sua Signora"...Spero che un giorno sia io che mia sorella avremo la possibilta' di poterti abbracciare anche se per un solo istante per sentire il calore e l'affetto di un grande uomo
Con affetto Francesco Pio & Davida Maria Francesca
La lettera di Francesco
Ci sono tanti modi di affronatare la vita, le esperienze, le "fortune" che la vita offre...beh forse anche giocare a calcio x molti bambini, ragazzi è un sogno...appunto, una piccola fortuna... e quando il sogno si realizza (magari a soli 19 anni) cambi definitivamente alla tua vita ed è proprio a qst punto che si segna la differenza fra grandi calciatori-uomini e "semplici" grandi calciatori...Si...perchè c'è chi il calcio lo vive come un lavoro, chi come una passione. un sogno che continua, chi come un modo x cercare e ricevere sempre più soldi, chi sempre alla ricerca di nuovi stimoli, chi come "uno strumento di vanto" che fa sentire superiori su tutto e tutti...Sì è pericoloso, molto pericoloso sentirsi uno dei più forti del mondo, uno dei più pagati, uno dei più acclamati, uno dei più sognati...
eppure c'è chi anche oggi, come da sempre ci ha insegnato come nel calcio, come nella vita sia fondamentale non dimenticare mai da dove si parte, "la fortuna" che si sta vivendo e dove si può arrivare...ECCO CHE C'è DI GRANDE, ANZI STRAORDINARIO, ANZI NO...INEGUAGLIABILE a fatto il nosto ALEX; ha battuto record su record, ha affrontato imprese su imprese, ma i record sono fatti x essere battuti e chissà se qualcuno riuscirà a battere quelli di ALEX...LUI ha fatto del calcio un lavoro, mantendo sempre valori essenziali come umiltà e sportività x gli avversari di serie b, cosi come per gli avversari di mondiali, champions league e e serie a... ha saputo trovare sempre nella sua stessa casa nuovi stimoli, nuove sfide facendole tutt'uno con le aspettative, i sogni dei tifosi... ed è arrivato. probabilmente alla fine di qst sogno, non vantandosi, non facendosi desiderare, ma semplicemente dicendo" sono orgoglioso di quello che ho fatto e non non smetterò mai di ringraziare questa gente per quello che mi ha dato"...ecco, infine, un'altro grande segreto del calcio: strumento, vicinissimo a giovani e adulti in grado di riucire a trasmettere grandi e rari valori: il rispetto, l'umiltà, la professionalità, la passione e come SOLO DANDO TUTTO COME HA DATO ALEX PER QUESTA MAGLIA SI PUò RICEVERE TANTO, TANTISSIMO, FORSE DI PIù DI QUELLO CHE SI è DATO....grazie Alessandro...convinti che "2 persone cosi legate che si separano, le stesse circostanze vogliono che siano destinate a riunirsi"...ciao CAPITANO!grazie ancora...
Francesco
ciao alex sono antonio dalla germania a colonia sendi ma perce vai via dalla juve tu sei la juve per tutta la vita rimani alla juve grazie di esistere
Antonio
Caro Alex, Sarò soltanto uno tra i milioni di tifosi che Le avranno scritto per ringraziarLa di 19 anni di pura magia, ma Lei è stato prima il mio idolo d'infanzia, poi l'incarnazione dei massimi valori dello sport, per cui tra le lacrime del suo saluto allo Juventus Stadium non posso esimermi dal dedicarLe almeno qualche riga. Di quei 19 anni ne ho vissuti forse 10-12 ed il primo ricordo, la prima immagine che mi si palesa alla mente è il suo meraviglioso gol alla Fiorentina visto e rivisto migliaia di volte giusto per rimanere a bocca aperta di fronte a tanta bellezza. Non starò qui di certo ad elencare le sue prodezze ed i suoi trionfi, perché chiunque sa quanto Lei abbia vinto, preferisco piuttosto darle l'ennesima manifestazione di affetto, una tra le tante, personalmente necessaria per un ragazzo di quasi 18 anni che stenta a credere come sia possibile che il prossimo anno sopra al numero 10 non ci sarà più scritto " Del Piero ". Nella sua lettera a noi tifosi ha scritto che abbiamo realizzato il suo sogno, ma , se permette, Capitano, Lei ha realizzato i nostri, dimostrando al mondo quanto sia stupendo lo sport se praticato con lealtà, onestà, rispetto, passione. Non penso, anzi sono convinto, non nascerà più un giocatore che sappia unire ad un talento innato l'umiltà dei grandi, pronto a rispondere sul campo, ad aiutare chi più è in difficoltà, a segnare quando più conta, a regalare assist come il miglior Steve Nash, ad insegnare a tutti come si affrontino le sfide della vita. I sogni di ogni tifoso racchiusi nell'ennesimo gol alla Del Piero, sospesi in aria con il pallone che ruota e si andrà ad infilare dolcemente sotto l'incrocio. Quando sarò grande ed avrò dei figli, sarà un onore raccontare loro del più grande campione che abbia mai calcato un verde prato. Adesso la lascio, Capitano, le parole vengono meno, continua il pianto e non ho alcuna intenzione di trattenerlo come invece ha fatto Lei. " Io di te non mi stanco, sarò sempre al tuo fianco, sei la cosa più bella che c'è... Alessandro Del Piero olè ". Grazie di cuore. Con affetto, Andrea.
Caro capitano sono anni che di seguo ed a dire la verita mi rammarica il fatto che tu vada via.perche tu ci ai regalato in questi anni momenti di gioia e dolori ripensaci.
Serena e Giovanni