Spalletti fiducioso ma servono risposte

Spalletti fiducioso ma servono risposte TuttoJuve.com
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di Massimo Pavan

Luciano Spalletti ha fiducia nella sua squadra, ha voglia di migliorare con i suoi giocatori e spera che a Bologna ci sia una prestazione da Juventus anche in trasferta dopo troppe partite che non hanno convinto. 

Spalletti sente la vicinanza della proprietà con le parole di John Elkann

“Anche se sono arrivato da poco, posso coinvolgere tutta la squadra. Fa piacere sentire ancora la forza e la passione di John Elkann e della famiglia per questo club. Sta a noi dare forma e sostanza a questa passione, onorando il passato e costruendo un futuro dello stesso livello, se non migliore, come ci ha detto Elkann quando è venuto a trovarci”.

Il rapporto con Elkann e gli obiettivi futuri

“Ho sentito e visto John Elkann anche ieri. Ogni tanto mi manda i suoi pensieri e mi fa piacere. Quando fai parte della Juventus devi sempre pensare al massimo che si può realizzare”.

Le condizioni di Bremer e Rugani

“Rugani può essere utilizzato ma con minutaggio ridotto. Per quanto riguarda Bremer, la situazione è delicata: ha grande disponibilità, ma ha bisogno di tempo. Bisogna andarci cauti per non metterlo in difficoltà”.

Modulo e idee tattiche

“Mi stupisco quando si parla ancora solo di schemi e caselle. Nel calcio moderno non vinci occupando posizioni, ma gli spazi. Si va spesso all’uno contro uno a tutto campo e bisogna adattarsi. È vero che posso partire da un 4-3-3 o da un 4-2-3-1, ma è solo una base: poi la partita ti obbliga a cambiare”.

L’analisi del Bologna

“Bisogna fare i complimenti a chi lo allena e a chi lo ha costruito. È una squadra di grande qualità, che sa dove vuole andare. Non ha paura di niente, ti costringe a tanti duelli e ti indirizza dove vuole. Per fare la partita bisogna abbattere questi recinti: se non siamo pronti, per noi sarà una serata complicata”.

Conceição può essere più decisivo?

“È parte della sua evoluzione. Deve cercare più gol ed essere più determinato anche in fase difensiva. Ha uno spunto micidiale, deve migliorare nei contrasti e nei duelli. Da parte sua c’è grande disponibilità, siamo sulla buona strada”.

Le difficoltà negli scontri diretti

“La personalità oggi non è solo nel gesto tecnico, ma nell’accettare la partita a tutto campo. Serve stare dentro il cuore della squadra per 90 minuti. Una giocata non basta più: per fare una partita da campioni bisogna essere sempre vicino al pallone”.

I primi tempi sottotono

“Ci sono due partite nella stessa gara: il comportamento collettivo e l’episodio individuale. Serve disponibilità totale, senza presunzione e senza esitazioni. Si fa quello che c’è bisogno di fare, sempre”.

Il paragone con Vincenzo Italiano

“Mi piacerebbe rivedermi in Italiano, ma sono più grande di lui. Da Italiano si può imparare molto ed è uno dei più forti allenatori che abbiamo. Ho sempre detto a tutti di prendere Italiano, non solo a De Laurentiis”.

Le difficoltà già vissute in carriera

“Nessuno mi convincerà a non aspettarmi grandi cose da questa squadra. Sono sicuro che supereremo questi limiti. Un allenatore deve essere ossessionato dal migliorare la squadra. Uso il dialogo perché vedo interesse e disponibilità”.

Niente ritiro prima della partita

“Non andremo più in ritiro. Il ritiro è una condizione mentale, non un luogo. Per me è una fatica in più. Con ragazzi seri come quelli della Juventus non serve: chi veste questa maglia è sempre in ritiro, anche a casa. Domani partiremo in mattinata”.

Di certezza ce n'è una sola, a Bologna la Juventus non può più sbagliare. 
@pavanmassimo YOUTUBE TASTIERA VELENOSA