Scudetto e Stadium fanno volare la Juve, ma l'Europa resta lontana

24.01.2013 15:15 di  Davide Terruzzi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Rapporto Deloitte
Scudetto e Stadium fanno volare la Juve, ma l'Europa resta lontana
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Football is business", il calcio è una delle principali industrie del nostro Paese e la Juventus è la seconda realtà italiana alle spalle del Milan. Il rapporto Deloitte fotografa, anno dopo anno, l'andamento dei ricavi dei club europei stilando una prestigiosa classifica che la dice lunga sullo stato di salute dell'economia pallonara.

In un mondo che subisce gli effetti della crisi la cui morsa si farà sentire anche nel 2013, il calcio gode ancora di ottima salute. Numeri che non mentono quelli della Deloitte. Nella speciale graduatoria il Real Madrig guida con 512 milioni di euro di ricavi (primo club a sforare quota 500),inseguito da Barcellona, Manchester United, Bayern, Chelsea, Arsenal, Manchester City, Milan, Liverpool e Juventus.

La Vecchia Signora rientra così nella top ten europea grazie a due fattori: lo Stadium e la vittora dello scudetto. Rispetto alla stagione 2010-2011, la Juventus è passata da 153.9 a 195.4 milioni di ricavi. Come capirebbe anche un bambino delle elementari, cifre platealmente lontane non solo dalle spagnole, ma anche da United (395.9), Bayern (368.4) e Chelsea (322.6).

La partecipazione alla Champions League gioverà certamente con maggiori introiti derivati dal botteghino e dai diritti tv, ma la strada per scalare posizioni è lunga e tortuosa. Entrando nel dettaglio, la torta dei ricavi viene  suddivisa in 3 fette: matchday, broadcasting (diritti tv) e commercial (sponsorizzazioni e marketing). Nel caso della Juventus: 73 dal commercial, 90.6 dal broadcasting e 33.8 dal matchday.

Come sottolinea il rapporto Deloitte, il futuro sorride alla Vecchia Signora grazie all'andamento della squadra di Conte in campionato e in Champions sottolineando quindi come tutto parta dai risultati ottenuti sul campo. Spettacolare l'aumento degli introiti dal matchday (20.2 milioni pari a un 174 in percentuale) nonostante siano state disputate 4 partite in meno rispetto al 2010/2011. Cifre destinate ad aumentare, di fatto lo sono già, grazie appunto alla partecipazione in Champions League, ma che restano distanti anni e luce dai club europei.

In aumento anche gli introiti derivanti dal commercial (sponsorizzazioni e marketing) grazie alla vittoria del campionato e alle opportunità che offre lo Stadium, fattori che hanno comportato un incasso maggiore di 19.4 milioni (ovvero il 36%). Gioverà la partnership con Jeep grazie ai 35 milioni in tre anni versate nella casse bianconere.

Se nel matchday la Juventus ha raggiunto la sua principale e diretta antagonista in italia, il Milan, per quanto riguarda il commercial i rossoneri sono largamente avvantaggiati con 96.8 milioni di ricavi derivanti da questo settore. Ovviamente, i nostri club non sono lontanamente paragonabili a quanto guadagnano le squadre inglesi, spagnole e tedesche. Dove ci difendiamo, per ora, resta il broadcasting: dai diritti tv la Juventus ha incassato 90.6 milioni, cifra che con la Champions aumenterà decisamente raggiungendo il Milan a quota 126.3. I club tedeschi, inglesi e spagnoli sono però destinati ad aumentare verticosamente gli introiti derivanti da questo settore.
In definitiva, il rapporto Deloitte fotografa il declino del calcio italiano sempre dipendente dai diritti tv e costretta a inseguire nel commercial e nel matchday senza concrete possibilità di agganciare nel medio termine le rivali europee. La Juventus, grazie al fattore Stadium e alla vittoria in campionato, ha ritrovato smalto, la strada per agguantare il Milan e scalare posizioni passa dai progetti di valorizzazione dell'area adiacente allo Stadium, da un maggior peso e diversificazione degli sponsor e da una maggior risposta nel settore marketing.