MIRKO GRAZIANO (Gazzetta): "Juve? Sorpreso da organizzazione ed intesa. Pirlo fenomeno, l'unico centrocampista che giocherebbe titolare nel Barça"

Intervistato da Juventus Channel, il giornalista de "La Gazzetta dello Sport", Mirko Graziano, ha analizzato l'ottimo esordio in campionato della squadra di Antonio Conte. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:
Al di là del risultato, cosa ci portiamo dietro nella trasferta di Siena?
"Intanto il risultato, che è una bella cosa perchè ripartire dopo una stagione difficile con tre punti ed una prestazione così convincente fa solo morale, dà fiducia a tutto il gruppo, dà forza a Conte che in effetti ha dimostrato di avere completamente in mano la squadra. Una squadra organizzata, anche se di fronte non c'erano dei fenomeni, c'era un Parma in grossa difficoltà. La Juve però non ha sbagliato niente, ha giocato in maniera ben organizzata, una squadra che evidentemente in campo sa quello che deve fare e ha alcune individualità molto importanti. Insisto sempre, ogni volta che me lo chiedono, su Andrea Pirlo, che per me è un fenomeno, è forse oggi l'unico centrocampista che può giocare titolare nel Barcellona".
A Bardonecchia ci eravamo resi conto della facilità con cui metteva i palloni. Ma perchè non veniva considerato adatto al gioco di Conte?
"Io ho sempre detto una cosa: se io fossi un presidente e un allenatore si presentasse da me dicendomi: 'A me Pirlo non serve', io prenderei l'allenatore e gli direi: 'Passami il tesserino che te lo straccio', perchè è impossibile. Ogni dubbio è stato fugato anche oggi. Conte gli ha dato giustamente le chiavi della squadra, perchè questo è un giocatore meraviglioso. Io ho lavorato parecchi anni a Milano, quindi Andrea lo conosco benissimo. L'ho visto sia all'Inter che al Milan, parliamo di un fuoriclasse, parliamo semplicemente di un fuoriclasse".
Qual è la cosa che ti ha sorpreso? E' vero che Conte ha uno spartito, ma credo che oggi i pezzi che si sono suonati siano andati oltre il nostro preventivato...
"Sono d'accordo, infatti la cosa che più mi ha sorpreso è stato il livello di organizzazione e di intesa di questa squadra, che ricordiamolo, per gran parte, non ha lavorato insieme per molto tempo, cioè il tecnico non ha avuto i giocatori tutti insieme per più di sei giorni. Questa è la cosa che più mi ha sorpreso in assoluto".