Milan esame scudetto. Ronaldo alleato di Pirlo. Ma serve equilibrio e dna bianconero

05.01.2021 16:30 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
Milan esame scudetto. Ronaldo alleato di Pirlo. Ma serve equilibrio e dna bianconero
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I tempi in cui si alternavano per la conquista del titolo sono ormai storia. La cronaca racconta di un Milan leader a sorpresa e la Juventus costretta a rincorrere. Situazione completamente ribaltata rispetto a quella cui eravamo abituati nelle ultime stagioni. Dieci sono i punti che dividono le due squadre, ma i bianconeri possono ridurre lo svantaggio se battono il Napoli nel recupero. Per l'ex Pirlo il match di San Siro rappresenta la prova verità rispetto al processo di crescita della sua squadra, finora mai vittoriosa contro una big in campionato: le partite con Roma. Lazio e Atalanta sono finite tutte con un pareggio, anche se con modalità e meriti diversi. Allo stesso tempo, la trasferta in casa del Diavolo rappresenta un esame per capire se i bianconeri potranno ancora essere iscritti nella lista di chi aspira allo scudetto. In questo senso serve una vittoria, un pareggio potrebbe essere inutile e in caso di ko, con molta probabilità la Juve dovrà rassegnarsi e cominciare a scendere dal trono dopo 9 anni di dittatura indiscussa.

Come sempre il primo della lista cui Pirlo si affida è Ronaldo. Capocannoniere del torneo con 14 gol in 11 presenze, Cr7 in campo è sinonimo di 2,18 punti a partita. Numeri a parte, il fuoriclasse portoghese è l'uomo in più sotto il profilo della leadership, della scossa per i compagni, autentico trascinatore che a suon di reti toglie le castagne dal fuoco. Come è avvenuto contro l'Udinese, quando la gara sembrava bloccata. Poi c'è Dybala, di nuovo titolare per l'assenza dell'infortunato Morata e reduce dal gol ai friulani nel finale di gara dopo una prestazione non ancora all'altezza della Joya. Significativo l'abbraccio con il tecnico che auspica una svolta per l'argentino. "Dybala ha bisogno della Juve e viceversa", le sue parole, dal sapore di conferma anche rispetto alle continue voci di mercato che vogliono il giocatore lontano da Torino a fine stagione. La Premier resta in agguato.

Il rientro di Cuadrado è una buona notizia. L'assenza di Alex Sandro per Covid dovrebbe dirottare Danilo sulla sinistra con il colombiano sull'out opposto, come sempre pronto a dare una mano anche in fase di proposizione. Resta sempre la carta Chiellini, ma nelle gambe ha solo 7 minuti post infortunio. A centrocampo possibile conferma per Bentancur e McKennie, con Rabiot che insidia il texano. Chiesa ormai è una certezza a destra, come sull'altro fronte Ramsey, il più bravo a svolgere il doppio compito di mezzala e trequartista per supportare le due punte. A prescindere dagli uomini serve più equilibrio tra i reparti, è evidente lo scollamento tra difesa (solitamente molto alta) e centrocampo. Per gli avversari è fin troppo facile innescare le ripartenze e creare pericoli.

Ogni discorso tattico viene però vanificato se non si migliora sotto il profilo dell'atteggiamento. Intanto la Juve sbaglia spesso l'approccio alla gara e se non interviene il fattore Cr7, la vittoria non arriva. In questo senso l'allenatore deve alzare la voce, magari con il supporto dei senatori. Questa squadra poi necessità di maggiore cattiveria agonistica in generale, rispetto ad una sufficienza a volte fatale: basta cali di tensione! L'aspetto mentale è sempre stata l'arma in più, grazie alla quale Madama ha costruito molti dei suoi successi. Ne sono prova le tante gare ribaltate all'ultimo minuto quando sembrava ormai finita. Pirlo lo sa bene. Bisogna correre ai ripari.