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TJ - ALLEGRI: "Gioca Dybala. Vincere sarebbe una bellissima cosa". CHIELLINI: "La Juventus deve lottare per vincere ogni trofeo a cui partecipa"

10.05.2022 20:13 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - ALLEGRI: "Gioca Dybala. Vincere sarebbe una bellissima cosa". CHIELLINI: "La Juventus deve lottare per vincere ogni trofeo a cui partecipa"
TuttoJuve.com

Massimiliano Allegri e Giorgio Chiellini hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro l'Inter. TuttoJuve.com ha seguito l'evento in diretta:

Inizia a parlare Giorgio Chiellini

Nel caso dovessi lasciare la Juventus, che squadra lasceresti?

"Io credo che questo sia stato un anno in crescendo. Dopo un inizio difficile questa squadra ha iniziato ad avere un'identità arrivando a conquistare la qualificazione in Champions a quattro giornate della fine vuol dire che questa squadra è cresciuta. A gennaio, se non sbaglio, eravamo anche a 7 punti sotto rischiando di andare anche oltre. Il percorso di crescita, credo, sia stato importante. Abbiamo ritrovato delle caratteristiche importanti e degli attributi che squadra deve avere e che saranno il cardine di quello che saranno le prossime stagione. Io credo che la partita di domani sia l'ultima di questa stagione, ma in realtà  per questa squadra sia propedeutica è l'inizio di questa stagione. Finire vincendo la partita di domani sarebbe un'iniezione di fiducia e una spinta in più per iniziare la prossima. Non sempre si può riuscire, ma la Juventus ha nel dna quello di giocare per vincere ogni trofeo. Questo ti darebbe più slancio per ripartire per vincere lo scudetto che credo sia il vero obiettivo del prossimo anno".

Che valore ha per te la partita di domani?

"Anche lo scorso anno facevamo lo stesso discorso. Io vivo con l'entusiasmo di un ragazzino e sono felice di essere qui e di giocare una finale del genere. C'è grande voglia da parte nostra di raggiungere questo trofei consapevoli della difficoltà della partita, perché affrontiamo una squadra forte che ti fa pagare ogni singolo errore e l'abbiamo visto nelle ultime due partite di campionato e supercoppa dove siamo stati sconfitti immeritatamente e abbiamo pagato oltremodo. Abbiamo più consapevolezze di aver maggiore attenzione e fare nostra la partita. Entrambe le squadre arrivano in un buon modo ma non entusiasmante. L'Inter ha perso la vetta, ma dopo tanti mesi in testa non sarà felice di essere dietro. Noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ma è chiaro la speranza di tutte era quella di raccogliere qualcosina in più. Questa partita è talmente importante che si giocherà sugli episodi. Ci vorrà entusiasmo, ma questo è la base, dovremo capire bene i momenti della partita quando ci sarà da soffrire dovremo farlo tutti insieme e quando avremo modo di colpire l'Inter dovremo fare gol con grande lucidità e equilibrio senza isterismi del caso".

Che problemi vi ha creato l'Inter quest'anno?

"Con l'Inter sono sempre partite equilibrate sono i dettagli a fare la differenza. Mi spiace per Alex Sandro ma senza quel suo infortunio saremmo andati ai rigore e sarebbe stata una partita diversa. In campionato io onestamente ho visto tanto equilibrio nelle partite fatte. Questo ci deve fare capire ancora di più quanto saranno importanti gli episodi domani sera".

C'è un po di azzurro intorno a te? Belle sensazioni?

"Il mister c'è lo dice sempre che bisogna tornare a Roma a metà maggio. Questo ci evoca sempre buoni ricordi e tante belle emozioni del passato che vogliamo riprovare. Io sto bene e sono felice e non vedo l'ora di scendere in campo. Questo vale anche per i miei compagni. Poi quando arriva la finale è tutto diverso. Sarà uno spettacolo con lo stadio pieno ed è bello che sia anche Juve-Inter perché è la partita che tutti i tifosi vogliono vincere".

Hai già fatto il tuo discorso alla squadra?

"No io non sono un tipo da discorsi, sono più una persona che dá l'esempio o che riesce a trasferire certi sentimenti con una pacca sulla spalla. Bisogna giocare a calcio, bisogna farlo insieme e dobbiamo evitare nervosismi inutili".

Qual è il messaggio che eventualmente lasceresti vincendo il ventesimo trofeo con la Juve?

"Veramente sarebbe 20+1, visto che giochiamo contro l'Inter e c'è rivalità accendiamola... Io mi sento un fratello maggiore per questo ragazzi e spero di aver lasciato a tutti sempre qualcosa nel quotidiano, sia qui che in Nazionale. La Juventus ha certi valori, ha un DNA che non ho creato io. Io l'ho solo imparato e portato avanti, quando si arriva alla Juve si capiscono questi valori. Il mister, ad esempio, che ha vissuto il Milan può raccontare la diversità. La Juventus ha bisogno dell'identità che ho imparato da Buffon, Del Piero, Birindelli, Pessotto. C'è sempre un filo conduttore nella storia della Juve".

Riuscirà la Juventus del futuro a vincere quanto la tua?

"Io, a parte il primo anno, poi dal 2006 al 2012, non ho vinto niente... Questa squadra di sicuro tornerà a vincere, questo lo dice la storia della Juventus e poi c'è la famiglia Agnelli che è una garanzia. Poi che si possa riaprire un ciclo come il nostro è difficilissimo soprattutto in questa epoca moderna. La nostra è stata un'eccezione e se Milan e Inter continueranno a crescere sarà dura rifare un ciclo del genere. L'egemonia che abbiamo avuto si vede in Francia o Germania".

Che giudizio dai sull'Inter?

"L'Inter ha grandi giocatori, è una squadra completa e forte in tutti i reparti. Si è visto l'anno scorso e anche quest'anno, che ha cambiato solo qualche elemento. Ha grandissimi giocatori e dobbiamo cercare di contrastarli con rispetto ma senza timore. Giudicare una stagione ora è impossibile. E poi non compete a me, ma stanno facendo il massimo e due trofei cambierebbero tutto. Credo che Inzaghi abbia fatto un ottimo lavoro e non era facile".

Si è parlato molto della sfida tra Real e City, che tipo di spettacolo ti aspetti domani?

"Non mi aspetto una partita come quella, perché siamo due squadre diverse. Quella è stata una gara bellissima, ma se fossi stato in campo sarei uscito moltp incavolato alla fine per i gol subiti. È stata bellissima da vedere, non mi aspetto uno Juve-Inter così, penso che sarà molto più simile alle sfide di campionato".

Quali sono i tuoi programmi per i prossimi giorni?

"Volevo aspettare questa finale, perché credo sia giusto pensare solo al calcio. Poi nei prossimi giorni vedremo, ma è stato così anche l'anno scorso. Ad esempio ho iniziato l'Europeo che potevo smettere il giorno dopo e probabilmente se nella partita con l'Austria il VAR non avesse visto quel fuorigioco non sarei qui. Viviamoci questa coppa e poi vediamo".

Termina la conferenza stampa di Chiellini

Inizia a parlare Allegri

Alla vigilia di questa finale sei un po' più agitato?

"Buonasera a tutti e ben ritrovati. Per quanto riguarda domani sarà una bellissima serata. Il derby d'Italia, giochiamo contro una squadra difficile da giocare, ma contro di loro abbiamo fatto sempre delle buone partite. Ci vorrà pazienza, lucidità e letture della partita. Poi magari il calcio è strano dopo due minuti si sblocca la partita e cambia tutto. L'importante è avere la serenità e la lucidità di giocare una bella partita fare una bella prestazione e cercare di portare a casa la coppa".

Quanti dubbi di formazione ha? Morata può essere un'arma a gara in corso?

"Ho qualche dubbio. Domani mattini o pomeriggio dovrò dirgli qualcosa anche solo per dirgli chi va in campo. Chiellini gioca sicuro, Perin anche gli altri vediamo".

Che differenza può fare questa Coppa?

"Quindi invece che la ciliegina è la torta. Quando giochi una finale è normale che abbia un'importanza grossa perché devi cercare di vincerla. Noi dobbiamo fare questo".

Questa finale può cambiare i giudizi? Puoi giocare con la difesa a 3?

"Con la difesa a 3 vediamo. Possiamo giocare a 3 o 4 o cambiare anche a gara in corso. Noi ci confrontiamo sempre e la squadra ha iniziato male, poi abbiamo fatto una rincorsa centrando un risultato importante: giocare la Champions ogni anno è un risultato importante, che la Juve ha sempre raggiunto. Una volta finita la stagione cercheremo di migliorare a 360 gradi ed essere pronti a ripartire. Siamo più avvantaggiati rispetto a quest'anno.  Se domani vinciamo la stagione va bene. Se perdiamo la stagione è disastrata. Sono valutazioni che noi non dobbiamo fare: vincere sarebbe bellissimo, ma dobbiamo ripartire il prossimo anno cercando di andare a vincere ed essere più competitvi". 

La cosa che non è andata che più la sorpresa in questa stagione?

"La perdita di Ronaldo a tre giorni non è stato facile. Io poi dovevo conoscere i ragazzi, poi abbiamo perso Chiesa. Domani sono tutti convocati anche Chiesa e McKennie. Ero sicuro che dopo aver passato il turno di Champions saremmo migliorati e così è stato: poi la società ci ha dato una grande mano comprando Vlahovic. Da lì abbiamo iniziato una rincorsa importante, terminata con la sconfitta contro l'Inter. Domani ci giochiamo una finale: per esserci bisogna arrivarci altrimenti la si guarda in Tv. Ora si è creata una base di conoscenza tra me e i giocatori e me e la società dopo tre anni. Sono contento di questo e sono sereno che il prossimo anno avremo molte più possibilità per lottare per lo scudetto e arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Ora abbiamo la Coppa Italia: portarla a casa sarebbe carino, poi avremo le ultime due partite e dobbiamo cercare di finire la stagione al meglio per programmare la prossima".

Sei scaramantico?

"Che gesti ho fatto? Hai toccato ripetutamente il verde. Io sono molto ordinato e mettevo a posto. Io non sono scaramantico cerco di rapportarmi con persone positive. Non parlo del virus. Le persone tristi mi danno fastidio".

Può diventare l'allenatore che ha vinto più Coppe italia. Chi è per lei il più bravo allenatore italiano nella storia?

"Dybala gioca. Per me gli allenatori più bravi sono quelli che vincono: Ancelotti, a cui rinnovo i complimenti, Capello, Lippi e Sacchi. Carlo è l'unico che allena ancora anche se due anni fa dopo le parentesi con Napoli e Everton era dato per finito, ma non è cosi. In Italia ci sono tanti giovani e bravi allenatori che possono avere la possibilita di andare in grandi squadre. Però è diverso allenare una grande squadra per vincere e allenare una squadra medio-piccola. E non sto parlando di tattica: ci sono tanti allenatori che allenano in serie D o Eccellenza che sono molto preparati, come molti in Italia, molto bravi a livello tattico. Fare l'allenatore è molto di più, che non è scritta in nessun libro. È come ti ha fatto madre natura, se hai qualcosa dentro vale di più, ma questo non vale solo nel calcio, ma in tutte le professioni. Ora dico l'ultima he Chiellini ha fame, ma ci sono le categorie, piaccia o no. Quelli che vincono sono i più bravi".

Come ha visto Vlahovic?

"Io spero ne faccia due. A parte che lui è sereno e lo era anche dopo Genova. A volte lui chiede troppo a se stesso, ma è una questione caratteriale: Dusan ha dimostrato di essere un giocatore da Juve. Poi è qui da tre mesi e potrà soltanto migliorare. I numeri a livello di gol sono buoni. È difficile fare gol ogni partita. Lui è tre partite che non segna, ma è capitato ad altri giocatori.  Cristiano quando è arrivato non ha segnato per 4 o 5 partite. Io sono contento, poi se aveva la faccia arrabbiata perché non aveva fatto gol ci sta. Vuol dire che ci tiene molto, che vuole migliorare, ma lo dimostra tutti i giorni in allenamento".

Può giocare Miretti?

"Oltre a Miretti ho portato Nicolussi che è stato molto sfortunato e non riusciva a uscire da questo infortunio. L'altro giorno ho visto l'under 23: di solito faccio fatica a vedere tutta una partita  perché mi annoio, ma hanno giocato bene tecnicamente e mi sono divertito perciò l'ho vista tutta e allora come premio l'ho portato".

Termina la conferenza stampa di Massimiliano Allegri