La Juve è l'anti Napoli? Potrebbe diventarlo. Bravino quel CR7, anche se Insigne....

E' stata una bella sfida, quelli di ieri sera, all'Allianz Stadium. Dopo anni di partite noiose e bloccate (in quel di Torino) tra bianconeri e napoletani, finalmente abbiamo assistito ad una gara vivace, con occasioni per l'una e per l'altra squadra. Alla fine, ha vinto meritatamente la Vecchia Signora; al Napoli va concesso l'onore delle armi (anche se dalla parte opposta, difficilmente qualcuno vi verrà a dire, o scriverà, che il successo dei bianconeri è stato meritato). Dalla sfida di ieri sera, traiamo anche indicazioni utili per rispondere ai quesiti che la carta stampata nostrana (sempre più simile al bar sport dei poveri) ci aveva propinato durante tutta la settimana.
Ebbene sì: la Juventus può essere l'anti-Napoli, o almeno così sembrerebbe. Del resto, dopo anni di dominio partenopeo, con titoli vinti a destra e a manca, bacheche che traboccano di trofei e calcio mondiale tutto in piedi ad applaudire i maestri del “bel gioco”, pare che, per la stagione in corso, gli uomini di Ancelotti abbiano trovato nella Vecchia Signora un'avversaria credibile, in grado di dare loro filo da torcere fino alla fine. Alla Continassa dovranno più che altro fare molta attenzione alle prenotazioni alberghiere, perché il rischio è quello di trovarsi derubati all'ultimo istante (vedi la scorsa stagione a Firenze). Però, con “trivago”, dovremmo essere al sicuro, o almeno così ci hanno anche raccontato Mertens e Insigne in uno slogan pubblicitario andato in onda qualche mese fa. (chi meglio di loro, del resto, può saperlo?). La seconda riflessione che la partita di ieri ci lascia è quella che, con impegno, umiltà e sacrificio, Cristiano Ronaldo potrà raggiungere i livelli di Insigne. Del resto, questa era stata indicata come la sfida tra il numero “10” del Napoli e il numero “7” della Juve e non viceversa. Mentre di Insigne si occuperà in settimana la redazione del programma “Chi l'ha visto?”, di CR7 possiamo dire che è stato l'uomo del match, essendo entrato in tutte e tre le reti bianconere.
Chissà che impressione per il portoghese trovarsi davanti alla Società che lo aveva rifiutato nell'estate scorsa, nonostante avesse sempre indicato la piazza napoletana quale sua prima scelta: non osiamo immaginare l'emozione e il desiderio di rivalsa. Ecco, probabilmente è per quello che è stato così determinante. In effetti, anche ai calciatori bolliti (definizione di qualche giornalista di fede napoletana) può capitare di vivere una serata sugli scudi, ogni tanto. Certo, il buon Cristiano di strada dovrà farne ancora tanta, prima di pensare di avvicinare il fuoriclasse partenopeo (anche in fatto di titoli e trofei vinti, sia a livello collettivo che personale). Però, è un inizio. Può migliorare. Coraggio.
Ultima annotazione sul piagnisteo post gara di allenatore e pulcinelli di Fuorigrotta: avete sicuramente ragione. La direzione di gara dell'arbitro Banti è stata superficiale ed imbarazzante, per certi versi, altrimenti non si spiegherebbe come Allan, autore di almeno 3 o 4 falli da cartellino giallo nel solo primo tempo (senza contare la sceneggiata all'atto dell'espulsione di Mario Rui) abbia potuto terminare la gara senza nemmeno una ammonizione. Ma si sa, chiagnere e fottere deve essere proprio un marchio di fabbrica.