Juventus, “Fino alla fine”? Sì, ma serve una vera rinascita
Juventus, “Fino alla fine”? Sì, ma serve una vera rinascita
Il motto della Juventus è “Fino alla fine”, ma oggi molti tifosi si chiedono se davvero questa squadra sia in grado di rialzarsi e tornare ai fasti di un tempo. La situazione attuale del club bianconero è preoccupante: confusione dirigenziale, mercato deludente e mancanza di una guida forte stanno trascinando la Juventus verso una crisi profonda.
L’esempio della Roma e la lezione che la Juve dovrebbe imparare
Un esempio concreto arriva dalla Roma dello scorso anno. Anche i giallorossi, a inizio stagione, si trovavano in una situazione molto simile a quella attuale della Juventus. La svolta arrivò con l’arrivo di Claudio Ranieri, icona romanista capace di ridare equilibrio e spirito a una squadra che, sulla carta, aveva giocatori inferiori a quelli bianconeri di oggi.
La lezione è chiara: non servono solo grandi nomi, ma le persone giuste nei ruoli giusti.
Troppi ruoli sbagliati dentro la Juventus.
Oggi, alla Juventus, ci sono molte figure di spicco ma nei posti sbagliati. L’unica persona di cui mi fido davvero all’interno della società è Giorgio Chiellini. Non perché sia una persona vicina, ma perché solo lui sa davvero cosa significa essere juventino.
Chi invece guida oggi il club sembra lontano anni luce dallo spirito Juve: dirigenti che curano più la forma che la sostanza, un mercato senza direzione e un’organizzazione confusa.
Errori della dirigenza e responsabilità della proprietà
La crisi della Juventus non è solo tecnica, ma anche gestionale e strategica. La dirigenza ha commesso errori evidenti, ma anche la proprietà ha le sue colpe. È vero, l’investimento economico è stato importante, ma manca un vero presidente.
Figure come Ferrero possono ricoprire un ruolo onorario, ma non sono adatte a rappresentare la Juventus a livello istituzionale e sportivo. Il club ha bisogno di credibilità, di leadership e di un volto riconosciuto dal popolo bianconero.
Il futuro della Juventus: servono uomini veri
Per ricostruire la Juventus serve una nuova struttura solida, con tre pilastri fondamentali: Un presidente simbolo – Solo due nomi all’altezza: Alessandro Del Piero o Michel Platini. Un direttore sportivo top – Un profilo in stile Marotta o Moggi, capace di costruire un progetto vincente. Un allenatore credibile – Non servono mezze misure. Basta con i compromessi o i nomi di comodo: servono competenza, carattere e mentalità da Juve.
Juventus, è il momento di ricominciare davvero
“Fino alla fine” non deve restare solo uno slogan, ma tornare a essere un manifesto di identità, sacrificio e mentalità vincente. Per farlo, la Juventus deve tornare a essere sé stessa: una società con una visione chiara, guidata da persone che conoscono il valore della maglia e il peso della storia.
@pavanmassimo YT TASTIERA VELENOSA
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