Juve, Santiago Arias non è più il nuovo Maicon: che affare!

28.02.2014 17:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Juve, Santiago Arias non è più il nuovo Maicon: che affare!
Spesso e volentieri capita che calciatori di un ruolo ben determinato, mettendosi in luce con caratteristiche di ottimo livello ed in tenera età, vengano etichettati paragonandoli a chi in quel momento sta andando per la maggiore nel calcio mondiale. Più raramente, invece, si verificano situazioni in cui il talento dei protagonisti è tale da rendere evidente come il paragone sia assolutamente evitabile, e le qualità siano talmente evidenti da permettere al protagonista di sorta di scrivere da solo la propria storia. E’ questo il caso di Santiago Arias, terzino destro del Psv Ehindoven classe 1992 che solo una volta sgravato dal paragone con Maicon sembra pronto a sbocciare definitivamente nel calcio che conta. Colombiano di Medellin, Arias nonostante la giovane età è già alla seconda esperienza nel vecchio continente, consecutiva a quella in chiaroscuro con lo Sporting Lisbona e che invece sembrava inizialmente il viatico giusto per costruire una carriera ricca di successo e di affermazioni. Le difficoltà si ambientamento dopo un inizio sfolgorante sono invece costate care ad Arias, al punto da vederlo relegato per una stagione intera nella seconda squadra dei Leoes, permettendogli di inanellare in tutto la miseria di 7 presenze in SuperLiga dopo il trasferimento dall’Equidad (sua squadra colombiana). La svolta arriva quindi in estate, con il trasferimento al Psv Ehindoven e soprattutto con la crescita a livello tattico di un talento lucente ma da sgrezzare sotto quel punto di vista. La lungimiranza del tecnico Cocu ed i consigli del padre putativo Schaars (giunto assieme a lui dallo Sporting sino al Philips Stadion) consentono a Santiago di sprigionare la potenza del motore indirizzandola ed incanalandola sui binari più consoni per il fine comune della squadra. Il suo rendimento lo mette in luce come uno dei migliori esterni destri del panorama continentale, ed i suoi margini di crescita suggeriscono a tutte le società europee, Juve compresa, di mettersi in fila per l’estate sperando di anticipare la concorrenza. Prima che diventi troppo tardi…