Isla e Asamoah: centrocampisti di livello mondiale

Con Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla, la Juve potrebbe compiere due mosse in grado di spiazzare i rispettivi avversari ed aumentare il tasso tecnico del migliore centrocampo della Serie A.
Il ghanese, il cui costo è di poco superiore ai 15 milioni, è un giocatore potente e grintoso, che fa delle accelerazioni e delle incursioni i suoi punti di forza, ma che ha in comune con il compagno di squadra lo spirito di sacrificio. Portato in Italia nel gennaio 2008 dal Torino (che lo aveva prelevato dal Bellinzona), è stato acquistato dai friulani sei mesi dopo, dove in 4 anni ha segnato 8 reti in 133 match disputati. Per lo stile di gioco di Conte, il ventiquattrenne rappresenta l’ideale per dare fiato o affiancare Marchisio e Vidal.
Invece Isla, arrivato in Friuli nell’estate del 2007 dopo essere stato prelevato direttamente dalle giovanili dell’Universidad Catòlica, ha collezionato in Serie A 127 presenze realizzando 6 gol, mentre nelle competizioni europee è sceso in campo 17 volte. Il classe '88 dell’Udinese, valutato anch’egli circa 15 milioni, per la sua duttilità rappresenta l’esempio di calciatore moderno che farebbe innamorare qualsiasi allenatore.
Capace di interpretare sia il ruolo di terzino che quello di centrocampista, è in grado di fare la differenza come esterno in un 4-4-2 o in un 3-5-2, oltre che da interno in una linea mediana a 3. Il cileno sembra un predestinato, dal momento che il suo esordio in nazionale, datato 7 settembre 2007 in occasione di un match contro la Svizzera, è avvenuto senza che avesse mai disputato un solo minuto in prima squadra, né in Cile, né in Italia. Proprio lo stesso ct Marcelo Bielsa lo ha portato 3 anni dopo ai mondiali sudafricani, schierandolo sempre titolare. Adesso, dopo il brutto infortunio costatogli una lunga assenza, l’enfant prodige ha la possibilità concreta di mettersi al servizio di mister Conte, coprendo il ruolo di jolly della corsia destra o altre posizioni a lui congeniali, dove possa risultare utile alla causa juventina.
Insomma, l’asse bianconero Udine-Torino torna ad essere riccamente trafficato e stavolta, al contrario di quanto capitava qualche anno addietro, i calciatori più talentuosi cominciano a fare la fila per vestire la casacca di Madama, rimandando a dolci ricordi che non appaiono più così lontani. La squadra che si appresta ad affrontare la prossima stagione sembra avere i connotati di una corazzata il cui reparto nevralgico si attesterà come uno fra i più completi ed agguerriti d’Europa, ricco di elementi in grado di garantire scorribande devastanti per qualsiasi retroguardia avversaria.