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Zoran Mirkovic: "Pjanic numero uno, de Ligt titolare dei prossimi dieci anni. Lokomotiv? Mi basta l'1-0. E su Allegri e Sarri.."

21.10.2019 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Zoran Mirkovic: "Pjanic numero uno, de Ligt titolare dei prossimi dieci anni. Lokomotiv? Mi basta l'1-0. E su Allegri e Sarri.."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Ho visto la partita con il Bologna, è stata molto dura ma abbiamo vinto meritatamente. Abbiamo avuto diverse occasioni per chiuderla e non siamo stati cinici, però anche con un po' di sofferenza finale l'importante era portare a casa i tre punti. Per me ci sono miglioramenti continui in questa squadra". E' il pensiero di Zoran Mirkovic, ex difensore bianconero dal 1998 al 2000 che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com commenta le ultime vicissitudini in casa bianconera e non solo:

Secondo te, chi è il giocatore che sta facendo più la differenza in casa bianconera?

"L'uomo principale della Juventus è Pjanic, sta giocando deliziosamente bene e da lui partono tutte le trame più importanti di gioco. E in zona offensiva ci sono davvero tanti fenomeni, da Ronaldo ad Higuain fino a giungere a Dybala. Abbiamo sempre la possibilità di far male in qualsiasi momento. Però, ora, il numero uno è il bosniaco".

E la differenza la sta facendo anche Sarri?

"Sarri è un tecnico che mi piace molto, le sue squadre giocano sempre bene a calcio e vogliono sempre avere il possesso palla. La Juve ora gioca molto veloce, con la sfera tra i piedi abbiamo più possibilità di poter fare male all'avversario. Sì, mi piace molto la Juve quest'anno".

Quindi quale tipo di calcio praticato ti piace di più?

"Allegri era più diretto: non gli importava del possesso palla, a lui importa fare un gol in più dell'avversario. Mi piacciono molto i suoi risultati alla Juventus perché sono stati eccellenti; Sarri è appena arrivato e credo che adesso sia difficile poter giudicare i suoi risultati. Quest'anno sarà più difficile rispetto all'anno scorso perché ci sono squadre più competitive in Italia".

La Juve ha vinto, così come Inter e Napoli mentre l'Atalanta ha rallentato. E' un campionato, al momento, in cui le prime due hanno preso un po' di margine rispetto a tutte le altre.

"Sarà una lotta a due con l'Inter di Antonio che sta facendo una grande stagione. Lui è stato mio compagno di squadra ai tempi della Juventus e rivedo la stessa grinta e lo stesso atteggiamento che aveva da giocatore e da allenatore dei bianconeri, ha tanta energia e dalla panchina è come se fosse in campo. Le sue squadre sono sempre compatte e disciplinate. Credo che fino alla fine vedremo una lotta serrata tra le due formazioni, anche se la sconfitta di San Siro ha inferto un colpo a livello psicologico ai nerazzurri".

E il Napoli non lo vedi in corsa per il titolo?

"Il Napoli è un'ottima squadra, ma come dicevo vedo più Juve ed Inter fino alla fine. Atalanta? Mi fa molto piacere vedere la mia ex squadra competere per le zone più alte della classifica, Gasperini sta svolgendo davvero un buon lavoro e i suoi ragazzi lo seguono sempre".

Tornando a parlare di Juventus, chi sta subendo un po' di critiche è il giovane Matthijs de Ligt. Che cosa ne pensi?

"Penso che de Ligt debba ancora abituarsi al calcio italiano, la Juventus ha acquistato un giocatore che sarà titolare per i prossimi dieci anni e forse anche più. L'investimento effettuato dalla società bianconera è di lungo termine, quindi a mio parere andrà valutato nel corso degli anni e non dei primi mesi trascorsi. Solo così sarà possibile un vero riscontro. E' un ragazzo ancora molto giovane di grande qualità e il difensore, a differenza degli altri ruoli, ha bisogno di grande esperienza per poter crescere. Chiellini e Bonucci, a quella età, non erano forti come oggi".

Ieri Lukaku ha segnato la sua prima doppietta in Serie A e paradossalmente avrebbe potuto segnarla con la maglia bianconera. A tuo avviso, a distanza di qualche mese, la Juventus ci ha comunque guadagnato dal mancato scambio con Dybala?

"Però quella storia è ormai chiusa, noi dobbiamo pensare ai giocatori che abbiamo in rosa senza parlare di quelli che non abbiamo. Sono sicuro che nelle prossime partite Dybala sarà ancora più propositivo di quanto già mostrato nelle prime partite, è un fenomeno".

Un commento o una battuta su Gigi Buffon: a 41 anni è l'unico giocatore, dei tuoi tempi in A, ancora in attività. Ci hai mai pensato?

"Non ci ho mai pensato (sorride ndr), purtroppo sono andato via dalla Juventus l'anno prima che lui arrivasse. Sabato ha fatto una parata incredibile, a lui vanno solo complimenti per le gesta che ancora compie in campo. Accanto al cognome 'Buffon' dovrebbero scrivergli a fianco indistruttibile".

Domani arriverà il Lokomotiv a Torino, squadra con meno blasone rispetto ad Atletico e Leverkusen. Che tipo di sfida ti aspetti?

"Mi aspetto una sfida interessante, la Juve non prenderà sottogamba l'avversario anche se, forse, poteva esserci più relax con due punti in più in classifica. Il calcio russo è in crescita, il Lokomotiv è una buona squadra ma tutto dipenderà dai bianconeri. Risultato? A me basta anche l'1-0 (sorride ndr), Sarò in Italia domani e mi farebbe molto piacere poter assistere alla partita".

Si ringrazia Zoran Mirkovic per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.