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Tommaso Bianchi (Novara): "Juve sfida difficile, è favorita per la vittoria finale. Clemenza? Il club vuole sfruttare il suo talento. E sull'U23..."

25.08.2019 17:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Tommaso Bianchi (Novara): "Juve sfida difficile, è favorita per la vittoria finale. Clemenza? Il club vuole sfruttare il suo talento. E sull'U23..."
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© foto di Federico Gaetano

Agosto è tempo dell'inizio della nuova stagione agonistica. Così come già accaduto per la prima squadra bianconera, anche la Juventus Under 23 comincerà il nuovo percorso nel girone A di Serie C affrontando subito, alla prima giornata, il Novara in un derby piemontese tutto da scoprire. La nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il centrocampista dei "Gaudenziani", Tommaso Bianchi:

E' di nuovo Novara-Juventus, lo scorso anno le due sfide furono molto equilibrate.

"Sì, è vero. Due partite davvero simili tra loro finite 1-1 in cui eravamo passati in vantaggio entrambe le volte. Siamo pronti ad affrontarli nuovamente".

Quali sono le tue sensazioni in vista dell'incontro di domani?

"Le sensazioni sono molto positive, abbiamo fatto un buon pre-campionato anche se siamo usciti in maniera immeritata dalla Coppa Italia in un match dove avevamo creato molto. Sappiamo che la Juventus è una squadra difficile da affrontare, è una delle favorite del nostro girone perché ha tanti ragazzi di talento e con un anno in più di esperienza. E, in più, sono rientrati giocatori già pronti per la categoria come Clemenza e Lanini".

Come sottolinei tu, quella dell'anno scorso era una Juventus più in costruzione.

"Però c'erano già ugualmente dei buoni giocatori, ricordo bene Kastanos e altri ragazzi che ora sono andati a fare nuova esperienza. Sinceramente, sarà una delle sfide più complicate da affrontare di questo campionato".

I bianconeri hanno iniziato bene la stagione conquistando il passaggio del turno in Coppa Italia. Come li affronterete?

"Abbiamo avuto modo di osservarli, stiamo preparando al meglio delle nostre possibilità questo incontro. Rispetto a noi, sono già un po' più rodati perché hanno nelle gambe qualche partita in più. Sappiamo che hanno giocatori di talento così come hanno dei punti deboli e proprio questi ultimi cercheremo di sfruttarli".

Chi è il più pericoloso dei bianconeri, a tuo avviso?

"Ce ne sarebbero tanti da citare, ma un ragazzo con cui ho condiviso lo spogliatoio e che sicuramente è da temere è Clemenza. Abbiamo giocato insieme ad Ascoli, ha un sinistro chirurgico e cercheremo di limitarlo. Mota Carvalho, invece, ha fatto la differenza nell'Entella che ha conquistato la B e c'è Lanini che ha già segnato parecchio in queste prime partite. A centrocampo e in attacco, la Juve è davvero temibile".

Concentrandoci su Clemenza, a Padova non ha avuto modo di dimostrare tutto il suo valore. Forse ha pagato troppo il prestito in quella squadra?

"Probabilmente sì, l'anno scorso è retrocesso a Padova e quest'anno la Juventus ha deciso di farlo giocare nella squadra Under 23 per dargli la possibilità di sfruttare il suo grande talento. Se la società lo ha tenuto a Torino, significa che è consapevole dell'ulteriore crescita che potrà fare".

Il vostro obiettivo è quello di fare meglio dell'anno scorso?

"Sì, noi non ci poniamo obiettivi e pensiamo partita dopo partita. L'anno scorso abbiamo vissuto un anno particolare, dove non siamo riusciti a far bene nei play-off. Quest'anno, la nostra rosa è composta per la maggior parte da giocatori giovani che hanno gran fame e noi più vecchi siamo in cinque o sei. Prima la Juventus e poi il Monza, abbiamo due sfide difficili in cui dovremo esprimere il nostro gioco e proveremo a far valere la nostra forza".

La Juventus è rimasta l'unica squadra ad avere una formazione Under 23 in Serie C. A distanza di un anno, a tuo parere, può esser servito questo esperimento?

"Penso di sì, negli altri paesi è presente questa idea e la stanno sviluppando molto bene. In Italia c'è solo la Juventus che è avanti a tutti per livello organizzativo, ritengo sia il modo migliore per far crescere i propri giovani perché li puoi tenere sempre sott'occhio e valutarli meglio senza mandarli in giro a fare altre esperienze che possono portare meno risultati. Sono favorevole, così come per le squadre U23. Ho giocato in Inghilterra e difficilmente i ragazzi vanno in prestito, ho provato a giocarci quando dovevo recuperare da un infortunio e il livello era molto alto".

Si ringraziano Tommaso Bianchi e l'ufficio stampa del Novara Calcio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.