ESCLUSIVA TJ - Paolo Rossi (Juventus Channel): "Top player? Ricordatevi le storie di Diego e Zidane. Perché Llorente lo è diventato dal 20 agosto?"

06.09.2012 21:00 di  Gaetano Mocciaro   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Paolo Rossi (Juventus Channel): "Top player? Ricordatevi le storie di Diego e Zidane. Perché Llorente lo è diventato dal 20 agosto?"
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© foto di Alberto Fornasari

Paolo Rossi, giornalista di Juventis Channel, fa il punto della situazione in casa bianconera a bocce ferme. In esclusiva per TuttoJuve.

Paolo Rossi, un giudizio a bocce ferme sul mercato della Juve. Alla fine è arrivato Bendtner, anche se ci si aspettava il famigerato top player

“Io non l’ho l’ossessione del colpo, penso che la Juve abbia fatto un ottimo mercato. Partiva da una posizione di vantaggio rispetto alle italiane e ha preso giocatori come Asamoah e Isla che, sebbene non reclamizzati sono molto forti. E poi Giovinco che l’anno scorso ha fatto 15 gol. In ogni caso il nostro top player è Antonio Conte perché se guardiamo il mercato dell’anno scorso e poi vediamo la differenza fra giudizi e punto d’arrivo questa retorica sul mercato è esagerata. Poi il nostro attacco è già competitivo e col 3-5-2 Vucinic farà più gol. Bendtner non è un top player ma ha caratteristiche diverse rispetto agli altri del reparto quindi sarà utile. Sarà da vedere, però, l’adattamento al nostro calcio. A me sembra un’altra risorsa”.

Perché questo tormentone del Top player? Come te lo spieghi?

“A riguardo ci ho fatto il capitolo di un libro. È un’ossessione, un  bisogno di grandi personaggi, anche se ricordo che un campione come Zidane venne da noi non in qualità di top player, ma come giocatore in rampa di lancio e reduce da un pessimo Europeo. Mentre se penso all’ultimo top player inteso per costo e per fama mi viene in mente Diego e sappiamo come è andata da finire. Quando penso al top player mi viene in mente che il calcio è più individuale che collettivo, cosa che non troverebbe mai Conte d’accordo. E poi c’è un po’ di romanticismo perché l’idea del campionissimo piace. Infine l’ansia di perfezionamento che posso capire, per cercare di fare sempre meglio anche in Europa. Certamente mi fa ridere che uno Llorente, mai nominato prima, improvvisamente al 20 di agosto diventi top player”. 

Un top player che unisce individualità e senso di sacrificio potrebbe essere Cavani. E lì magari Conte sarebbe contento

“Totalmente d’accordo, ma parliamo di un giocatore che vale 50 milioni. Però un investimento simile lo fai nel momento in cui hai una rosa a posto. Quest’anno avevamo bisogno di incrementare il valore generale partendo dalla constatazione che non abbiamo l’attaccante da 20 gol, tuttavia siamo stati il secondo miglior attacco. Cavani è un giocatore splendido, perfetto e con grande esperienza del nostro campionato. Però parliamo di cifre che non solo la Juve, ma tutte le italiane non sono in grado di affrontare”.

Dopo le prime due partite non hai avuto l’impressione che questa Juve sia più sicura di sé e che non abbia bisogno di spingere la macchina al massimo per vincere?

“Questa era una squadra che esplodeva nel secondo tempo logorando gli avversari, ma che doveva accelerare sempre, vero. Adesso mi sembra diverso. Ora mi sembra una squadra che gestisce meglio le energie, poi chiaro che è presto per capire. Devo dire che questa squadra fa più paura, l’anno scorso conquistavi il rispetto degli avversari martellandoli e adesso le avversarie hanno un atteggiamento più preoccupato delle conseguenze”.

Riguardo le avversarie, la Roma è quella che ha impressionato di più. Credi siano i giallorossi l’anti-Juve?

“Il fatto che non faccia le coppe europee è un elemento che rende la Roma più pericolosa e anche l’idea che il suo gioco possa funzionare a prescindere dagli interpreti e vuol dire che hai qualità. Mi aspetto molto dall’Inter, è una squadra che mi sembra difficile da assemblare e vediamo Stramaccioni se sarà capace di farlo. È una squadra che può essere irresistibile a fase alterne, non so se tiene tutto l’anno. C’è il Napoli che ha l’incognita della rosa, ossia titolari da scudetto e ricambi molto meno. Però le previsioni dopo 2 giornate sono molto relative. Noi abbiamo un’idea limitativa del Milan dopo le cessioni importanti, ma non possiamo prevedere se Allegri darà un gioco diverso e magari porterà i rossoneri a competere per il titolo”.

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