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Nicolini su Douglas Costa: "Stupito dagli infortuni, allo Shakthar mai così fuori. Cessione? Non ci sono tanti giocatori come lui..."

19.02.2020 13:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Nicolini su Douglas Costa: "Stupito dagli infortuni, allo Shakthar mai così fuori. Cessione? Non ci sono tanti giocatori come lui..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, lo storico vice delle squadre di Mircea Lucescu, Carlo Nicolini, per parlare del suo ex pupillo Douglas Costa e non solo:

L'assenza per infortunio, l'ennesima di una stagione molto travagliata, di Douglas quanto potrebbe incidere sul cammino della Juventus?

"Sicuramente la sua assenza è molto importante per la Juventus, anche perché non ci sono grandissime alternative nel suo ruolo. Seppur fin qui non è stato brillante, la società - che è ancora in lotta per vincere tutto - dovrà far di tutto per recuperare un top come lui per questo finale di stagione".

E per questo finale di stagione, a tuo avviso, sarà decisivo?

"Da quanto appreso sarà a disposizione a breve, se riuscirà a recuperare nel migliore dei modi ritengo che sarà importantissimo poter contare nuovamente su un giocatore della sua velocità e della sua tecnica. C'è bisogno di una rosa completa che in Europa possa far qualcosa in più, perché se in Italia riesci a portare a casa i punti pur non con prestazioni esaltanti il discorso è completamente l'opposto al di fuori dei confini nazionali. E questo ottavo di finale, sulla carta, è piuttosto abbordabile contro il Lione".

Conosci bene Douglas, visto che insieme avete lavorato ai tempi dello Shakthar. Ritieni che gli infortuni occorsi siano solo frutto del caso oppure c'è dell'altro?

"Sarebbe presuntuoso e arrogante affermare che dietro agli infortuni ci sia un lavoro sbagliato. Però posso rispondere di esser particolarmente sorpreso, allo Shakthar era più giovane ma non ha mai saltato così tante partite. Si giocava ugualmente tre giorni a settimana, negli ultimi due anni giocavamo distanti da casa e le condizioni climatiche erano completamente differenti rispetto all'Italia. Non mi riferisco solo alla Juventus, ma forse le squadre italiane dovrebbero controllare meglio che cosa fanno individualmente propri giocatori".

In che senso? Ci puoi spiegare meglio il tuo pensiero?

"Ora c'è la moda di avere un personal trainer che se non gestito in maniera corretta, soprattutto nel concordare con la squadra il lavoro da svolgere, può portare a dei sovraccarichi che incidono sugli infortuni. Si rischia un danno piuttosto che un beneficio. Non dico sia il caso di Douglas perché non conosco quel che fa, ma tanti calciatori condividono sui loro social network questo tipo di lavoro. Mi faccio questa domanda, il calcio non è cambiato rispetto a quattro o cinque anni fa".

Si parla insistentemente di una sua cessione nel prossimo mese di luglio, in tal caso sarebbe una scelta corretta da parte della società?

"Credo che, inizialmente, bisognerà capire se la Juventus avrà intenzione di proseguire il suo rapporto con Maurizio Sarri. Successivamente spetterà all'allenatore il compito di decidere se sarà importante o meno per il progetto, altrimenti si valuterà la cessione ed eventualmente si ragionerà sull'importo da incassare. E, sicuramente, al ragazzo non mancherebbero le richieste. Però a livello di caratteristiche non ci sono tanti giocatori come Douglas, per questo ritengo che debbano esser fatte opportune considerazioni prima di prendere una decisione del genere".