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L'Avv. Afeltra sulla sentenza: "Juve chiederà ammenda con diffida, ma rischia di non giocare la Champions. È tutto un cortocircuito"

22.05.2023 10:50 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - L'Avv. Afeltra sulla sentenza: "Juve chiederà ammenda con diffida, ma rischia di non giocare la Champions. È tutto un cortocircuito"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, l'avvocato esperto di diritto sportivo, Roberto Afeltra, per avere la sua opinione sulla sentenza in programma oggi e non solo:

Ansia e trepidazione per la sentenza in uscita oggi. Quale è il suo punto di vista?

"E' una vicenda molto difficile da capire: la Procura chiederà la penalizzazione, la Juventus chiederà l'ammenda con diffida. La difesa bianconera verterà su un punto abbastanza chiaro: diranno di rispondere per la parte societaria e non per quella sportiva. Il rischio serio, per me, è che il club non giocherà la Champions il prossimo anno, ma non dovrebbe esser preclusa la qualificazione in Europa League".

In caso di esito negativo, quali saranno le vie che potranno essere seguite?

"La Juventus può percorrere la strada del Tar del Lazio o del Tas di Losanna, ma il problema è un altro: potrà essere solo a titolo risarcitorio, perché le parti sportive non si possono impugnare. A livello risarcitorio si può chiedere tutto ciò che hai perso con la Champions, ed è una botta pesante. E può esserci anche un motivo di revisione della sentenza del Collegio di Garanzia, laddove non è stato applicato l'art. 115 del c.g.s. che prevede la prevalenza delle decisioni emesse da organi giudiziaria estranei a quelli sportivo come la sentenza TAR sulla "carta Covisoc", Ecco perché andrebbe revocata quella sentenza".

Riusciamo a fare un passo indietro per il lettore che ci sta leggendo e che si sta facendo tante domande. Partiamo dallo scorso 19/4.

"La sentenza del Collegio di Garanzia annulla la sentenza dell'Appello Federale. Quest'ultima è come se non ci fosse più, cancellata. Il dispositivo accoglie il ricorso nr. 13/23 di Juventus Football Club Spa nei limiti di cui alla motivazione".

Quali sono i limiti della motivazione?

"Il ricorso della Juventus è stato accolto utilizzando il principio della estensione dei motivi formulati da altri appellanti, nel caso si tratta del sesto motivo del ricorso nr. 18 dei dirigenti non aventi delega. Le ultime tre righe prima del dispositivo affermano questo: i giudici di appello federale dovranno determinare la specie e la quantificazione delle sanzioni ai dirigenti senza delega verificando anche l'incidenza sulla sanzione da irrogare alla Juventus".

Che cosa significa tutto questo?

"Fermo restando le condanne di Agnelli, Paratici e Arrivabene, bisognerà verificare che i dirigenti senza delega abbiano commesso fatti incidenti sulla parte sportiva,cioè se abbiano o meno firmato i contratti di permuta che hanno creato le conrestate  plus valenze e, in base alle loro pene, capire se queste incideranno o meno su quella avuta dalla Juventus. All'interno di questo quadro, la Juve è certamente responsabile dei fatti definitivamente accertati nei confronti dei suoi ex dirigenti. La sanzione afflittiva deve essere applicata, per come afferma la sentenza della Corte Federale nel giudizio "Calciopoli", sul campionato in cui gli illeciti vengono commessi e in quello di competenza, qualora non vengano giudicati lo stesso anno in cui gli illeciti sono stati commessi".

Come è il caso della Juventus?

"Se la sentenza sportiva diventa definitiva entro il 30/6 la si applica a campionato in corso, se va oltre riguarderà invece quello successivo. Le stagioni sportive in contestazione, cui l'art. 4 è stato contestato e ritenuto commesso da Agnelli e Paratici - e quindi ne risponde la Juventus per responsabilità diretta essendo i predetti i responsabili legali della società - sono relative al 2018/19, 2019/20, 2020/21. I titoli vinti dal club bianconero andrebbero revocati, non c'è dubbio, poi si parlerebbe di penalizzazione. La penalizzazione in questo campionato la si potrebbe avere solo ed in quanto entro la fine di giugno ci fosse una sentenza sportiva definitiva". 

Così come i punti di penalizzazione, che francamente sembrano estratti con la tombola natalizia.

"Per la pena afflittiva la contestazione deve partire da quei campionati in cui le illegittimità si sono verificate. Quindi: o la Juventus perde quei campionati, o se la penalizzazione non è entro il 30/6 non può esser punita quest'anno. Ho letto sui giornali che i punti tolti potranno essere 12, ma come viene stabilito tutto questo? E se la quinta classificata arriva a 13 punti, cosa vuol dire che non perde la Champions?".

In effetti, come darle torto.

"Il Milan, nel 2006, fu ritenuto responsabile oggettivamente di sanzioni di secondo grado. Accadde che perse il titolo, perché sarebbe stato primo in quel campionato, ma prese parte ai preliminari della Champions che poi vinse ad Atene. Pur utilizzando lo stesso principio, con la responsabilità diretta, la Juve perde gli scudetti, ma con quella oggettiva - con i dirigenti che non la impegnano a livello sportivo - non può essere penalizzata. E torno a dire: la penalizzazione non può essere applicata quest'anno se va oltre il 30/6. E' tutto un cortocircuito".

Si ringrazia l'Avv. Roberto Afeltra per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.