Giuseppe Wilson: "Reja l'uomo giusto per risollevare la Lazio. Juventus favorita. Hernanes via? Dipende dai piani della società"

Capitale in fermento: dopo la vittoria in Coppa Italia della Roma sulla Juventus, sabato toccherà alla Lazio ospitare i bianconeri.
Ai microfoni di tuttojuve.com Giuseppe Wilson, storico capitano dei biancocelesti (dal 1969 al 1980, nel mezzo una breve parentesi nei N.Y Cosmos), esprime le sue opinioni sulla partita e sul momento della squadra allenata da Reja
Che tipo di sfida sarà Lazio-Juventus?
Dal punto di vista razionale la partita dice: Juventus. Sembra quasi un luogo comune, ma la verità è questa, ricordiamoci però che nel Calcio le sorprese e gli imprevisti sono sempre in agguato. La Lazio ora sta vivendo un momento particolare, dopo l’inizio poco esaltante siamo finalmente usciti dalla crisi che ci aveva colpito e siamo risaliti mentalmente con il ritorno in panchina del tecnico Reja. Secondo me è l’uomo giusto per risollevare la squadra, ha ritrovato l’80 percento dei giocatori con cui aveva già lavorato e aveva conquistato risultati importanti, il suo ritorno era la soluzione più logica in questo momento.
Quali dovranno essere le armi per battere la Juventus?
Io sono un conservatore: sono dell’idea di non scoprirsi e cercare nelle ripartenze l’arma con cui pungere la Juventus, sempre se loro concederanno questi spazi. Non credo che incida nell’umore bianconero la sconfitta subita in Coppa Italia, perché è stata giocata senza alcuni titolari come Tevez lLorente e Pogba, che invece sabato giocheranno.
Nel mancato scambio tra Vucinic e Guarin secondo lei chi ci avrebbe guadagnato?
La Juventus sicuramente, non a caso infatti sono insorti i tifosi interisti. Il nuovo presidente ha tenuto conto della loro protesta e si è fermato, ma credo che tutto questo poteva essere chiarito da subito evitando situazioni del genere. Ovviamente è il giudizio di noi che guardiamo da fuori, le verità le sanno solo i diretti interessati.
Al posto di Guarin l’Inter gradirebbe Hernanes, lei lo lascerebbe partire?
Dipende dal programma della società biancoceleste: se Hernanes è un punto fermo anche per il futuro, ok, ma se si vuole vendere ad una cifra notevole, perché il giocatore è un ottimo centrocampista, allora ci si potrebbe pensare. La vendita del brasiliano permetterebbe di reinvestire in giocatori che rinforzerebbero gli altri reparti. Hernanes è comunque un calciatore che fa la differenza, l’essenziale è che trovi la continuità, perché questa è la caratteristica fondamentale di un Top Player.
Tra i precedenti contro la Juventus, quale ricorda di più?
Ricorderò sempre la vittoria che ha preceduto lo Scudetto del 1974. Quella fatidica partita vinta in casa per 3 a 1 diede un forte scossone alla nostra mentalità, da quella partita ci rendemmo conto delle nostre potenzialità e cominciammo a credere nella vittoria finale.