esclusiva tj

Christian Manfredini: "Juve un po' sottotono ma aveva raggiunto l'obiettivo. La differenza col Napoli è la gestione dei nuovi arrivi. Lichtsteiner? Merita la Champions"

23.01.2018 14:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Christian Manfredini: "Juve un po' sottotono ma aveva raggiunto l'obiettivo. La differenza col Napoli è la gestione dei nuovi arrivi. Lichtsteiner? Merita la Champions"
TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore bianconero, Christian Manfredini, per parlare della sfida col Genoa e non solo:

Col Genoa è arrivata la quinta vittoria consecutiva, ma la Juve era un po' sottotono specialmente nella ripresa.

"Sì, ma nella ripresa aveva già raggiunto l'obiettivo. Ha gestito molto bene la partita, il Genoa non ha creato grossi pericoli dalle parti di Szczesny. Sottotono, ma con bene in mente il risultato".

Pensi che questo atteggiamento possa essere un danno alla lunga?

"Secondo me, ieri, la Juve ha premuto fortemente all'inizio e non era nella serata migliore. Quando c'è da fare la prestazione, c'è sempre. E' questa la differenza con le altre squadre, perchè questa è una dote da grande squadra".

Parlando di singoli, come giudichi la prestazione di Douglas Costa?

"Io partirei facendo un applauso al mister, perchè è in grado di gestire al meglio tutte le stelle che ha a sua disposizione. Douglas Costa è arrivato, ha aiutato nel suo ambientamento e lo sta dosando nella maniera migliore. In egual modo Matuidi, ora è un perno fondamentale del centrocampo. Ritornando al brasiliano, è migliorato moltissimo ma può dare ancora qualcosa in più. I colpi in canna li ha, eccome".

La Juventus come società e quindi non inteso solo come Allegri, è brava nel gestire i nuovi arrivati mentre il Napoli sembra avere qualche difficoltà in più sotto questo aspetto. Può essere questa la differenza tra le due formazioni?

"E' sicuramente una grande differenza, marcata anche dai risultati. Il Napoli è una grande squadra, gioca bene, ha un grande allenatore e ogni anno diminuisce il gap con la rivale ma bisogna dire che la Juventus ha una rosa ampiamente maggiore. I bianconeri, infatti, hanno 22 giocatori quasi simili e quando ne manca uno c'è sempre pronto un altro a sostituirlo al meglio. Negli azzurri, questo non succede: quando manca Insigne chi gioca? Così quando mancano anche Callejon e Mertens".

Ci sono le alternative, come Ounas e Giaccherini ormai prossimo alla partenza.

"Mi spiace per Giaccherini che ritengo un validissimo giocatore, non so il perchè non stia giocando ma sicuramente l'unico che può giudicare al meglio la situazione è il mister. E' difficile entrare nei meccanismi settimanali, perchè noi siamo all'esterno".

Pensi che Bernardeschi può sfruttare l'assenza di Dybala e far la differenza?

"Io ho letto delle sue dichiarazioni in cui afferma che gli piacerebbe giocare come trequartista, mentre ora è stato sfruttato in prevalenza come esterno. E' stato pagato 40 milioni, le qualità ci sono e il suo spazio se lo è ritagliato. Quando giochi meno fai più fatica ad entrare in forma e a farti vedere, ma bisogna considerare che giochi nella Juventus e hai tantissima concorrenza. Allegri, secondo me, lo sta gestendo molto bene".

Lichtsteiner, invece, dovrebbe ritrovare il palcoscenico europeo. Come lo stai vedendo negli ultimi mesi?

"E' stato mio ex compagno alla Lazio, all'epoca non era di primissimo livello ma alla Juventus è migliorato tantissimo. Ha vinto tantissimo, ha giocato due finali di Champions e nonostante il suo pedigree, non era stato inserito nella lista ad agosto. Ha sempre dimostrato di essere un professionista serio, al di là di questo è bravo e difficilmente fa un errore. Ha accettato questa decisione e penso che ora sia arrivato il suo turno".

Si è diffusa la voce che la Juve pagherebbe la clausola di Pellegrini. Secondo te sarebbe adatto al centrocampo bianconero?

"E' un bel giocatore, la Juve pensa sempre in prospettiva. In questo la società bianconera è un livello sopra le altre, programmano il futuro e hanno le persone adatte per farlo. E non è solo una questione meramente economica, perchè spesso se non hai le idee giuste fallisci pur avendo i soldi".

Ma a livello di gestione, Marotta può esser considerato meglio di Moggi come qualcuno ha recentemente affermato?

"Il paragone lo si può azzardare, ma il modo di operare è totalmente diverso. Moggi è stato uno dei migliori direttori sportivi del calcio italiano, al di là di come sia finita è un uomo che conosce a memoria questo sport ancora oggi. La gestione di Moggi era più sportiva, quella di Marotta è più aziendale perchè tendono a valorizzare il brand Juventus come già accaduto alle grandi d'Europa come Real Madrid, Manchester e Chelsea. I bianconeri hanno allargato i propri orizzonti, è questo il giusto modo di crescere".

Nel prossimo turno, la Juve sfiderà il Chievo. I clivensi nelle ultime uscite sono parsi molto in difficoltà.

"Non è un grandissimo periodo, avevo visto il Chievo con la Samp e nonostante il buon primo tempo poi prese quattro gol. Il loro obiettivo è la salvezza, bisognerà far punti perchè le dirette avversarie come la Spal si sono rinforzate in questo mercato invernale. L'importante è che rimanga Inglese, è un finalizzatore molto importante. Pronostico? Francamente non vedo molto grosse difficoltà per la Juve".  

Si ringrazia Christian Manfredini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in questa intervista.