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Alessandro Vogliacco: "Chiellini mostro di bravura, Kean deve restare. Futuro? Sentirò Juve e Pordenone ma sarei felice di restare qui"

08.05.2019 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessandro Vogliacco: "Chiellini mostro di bravura, Kean deve restare. Futuro? Sentirò Juve e Pordenone ma sarei felice di restare qui"
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La sua prima stagione tra i professionisti se la ricorderà a lungo Alessandro Vogliacco, tra gli artefici della promozione in Serie B del suo Pordenone. Il difensore di proprietà Juventus si è raccontato, in esclusiva, ai microfoni di TuttoJuve.com per esprimere la sua gioia e per parlare anche dei bianconeri:

Quale è il tuo stato d'animo a qualche giorno di distanza?

"Sicuramente è stata una emozione unica e indescrivibile, specialmente perché è stato il mio primo campionato che è stato lungo e sofferto. Non potevo chiedere di meglio. E' stata una promozione storica".

La tua grande emozione che un po' si scontra con la retrocessione del Padova in Serie C, visto che proprio con la formazione veneta hai esordito nel calcio dei grandi.

"Anche se ho giocato soltanto una volta con quei colori, mi è dispiaciuto tantissimo per la retrocessione perché avevo instaurato un bel rapporto con i compagni e tutto lo staff. Hanno provato a fare il massimo, ma purtroppo non sono riusciti a salvarsi".

A Pordenone sei arrivato a stagione iniziata con una situazione di classifica già importante alle spalle. Ma quando è che avete cominciato a crederci veramente?

"Sì, quando sono arrivato i miei compagni avevano già costruito un vantaggio importante sugli inseguitori. Fin da subito, però, si respirava nell'aria che c'era quel qualcosa in più rispetto agli altri che avrebbe potuto farti vincere. E così è stato".

Recentemente, hai confessato che fin da subito ti sei trovato bene a Pordenone. Può essere stato anche questo un po' il segreto del successo?

"Il segreto è che tutti, in questa squadra, si sacrificano per gli altri. Nessuno brontola quando non è in campo, non ci sono prime donne e tutto è finalizzato all'obiettivo della squadra".

Che cosa ci puoi dire sul tuo futuro?

"Sinceramente sto aspettando il finale di campionato, poi sentirò sia la Juventus che il Pordenone per valutare la scelta più giusta. Sicuramente l'obiettivo è quello di rimanere quando vinci un campionato e crei un bel rapporto con l'ambiente, sarei molto felice se ci fossero questi presupposti".

Parlando di Juventus, quest'anno ti sei allenato con la squadra Under 23 prima di trasferirti a Padova.

"Era un gruppo che si era appena formato, con il passare del tempo sono cresciuti sempre di più e questa è stata un'annata costruttiva e di valorizzazione per loro. Qualcuno di loro aveva già affrontato la Serie C, penso che hanno dimostrato attaccamento per questa squadra ed ero sicuro che alla fine riuscissero a fare un campionato di buonissimo livello".

E qualcuno di loro come Nicolussi Caviglia è riuscito anche a togliersi la soddisfazione di esordire in prima squadra.

"Sono contento per lui e per tutti gli altri ragazzi, in generale credo che siano al settimo cielo. Si meritano tutto questo".

Quando hai saputo dell'interesse della Juventus, nel 2015, che cosa hai provato?

"Tutta la mia famiglia è juventina, quindi è stata una emozione doppia. Non vedevo l'ora di partire e di indossare la maglia della mia squadra del cuore, avrei dato qualsiasi cosa per riuscirci (sorride ndr). Ho avuto la fortuna e l'onore di poter giocare con i grandi campioni presenti in rosa, è stato bello vedere quanto si impegnano e sicuramente devi cercare di rubargli qualcosa. Al loro cospetto devi sempre cercare di superarti".

C'è qualcuno in particolare che più ti ha stupito?

"Il giocatore che salta più all'occhio è Chiellini, in ogni allenamento è al 100% esattamente come lo è in panchina. E' un mostro di bravura. Come lo sono tutti i giocatori della Juventus. Questa estate mi ha impressionato Ronaldo, ha una mentalità incredibile e cerca sempre di superarsi. E' come lo descrivevano al telegiornale. Pazzesco".

In bianconero hai avuto anche la possibilità di giocare una competizione importante come la Youth League.

"E' stato bello giocare la Youth League perché mi ha permesso di confrontarmi con realtà, sono esperienze che conserverai nel tuo cassetto dei ricordi. Non è da tutti i giorni affrontare grandi club blasonati come Manchester City e Ajax".

Ci siamo soffermati a parlare dei big bianconeri, ma anche in Primavera hai avuto la possibilità di giocare con qualcuno di loro. Mi riferisco ad Audero, il già citato Nicolussi Caviglia e il più conosciuto e affermato Kean. Che cosa mi puoi raccontare di loro?

"E' vero, condivido con questa disamina. Kean, fin da ragazzino, faceva già tre o quattro gol a partita e si vedeva che c'era in lui un grandissimo talento. Audero sembrava più grande della sua età, il suo grandissimo carisma abbinato alla sua personalità gli consentiva di guidare alla perfezione il reparto difensivo e, a mio parere, possedeva già le doti per difendere i pali di una squadra di una categoria superiore".

Che dici, Kean rimane alla Juve?

"Lo spero per lui".

Si ringraziano Alessandro Vogliacco e l'ufficio stampa del Pordenone Calcio per aver consentito la realizzazione di questa intervista.