DAZN - CUADRADO integrale: "La mia paura più grande è quella di avere un grave infortunio. L'1vs1 l'ho imparato in Colombia, cerco sempre di allenare questo fondamentale anche se il mister mi dice di giocare semplice"

11.03.2022 14:58 di  Redazione Torino   vedi letture
DAZN - CUADRADO integrale: "La mia paura più grande è quella di avere un grave infortunio. L'1vs1 l'ho imparato in Colombia, cerco sempre di allenare questo fondamentale anche se il mister mi dice di giocare semplice"
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Juan Cuadrado ha rilasciato un'intervista a DAZN, nel format esclusivo “1 vs 1”, in piattaforma da oggi. Di seguito, l'intervista integrale.

IL RINNOVO:

"Io sono molto tranquillo, la società sta lavorando e stanno parlando. Speriamo di continuare qui e di rimanere qui, perché sono molto contento di essere in questa famiglia: la Juventus".

1VS1:

"È qualcosa che ho allenato tantissimo quando ero più piccolo in Colombia con un professore (allenatore) che insisteva molto su come farlo e in che momento e situazione. Oggi continuo ad allenarlo, sta qui il segreto: continuare a puntare nei momenti in cui è possibile farlo. Oggi sto cercando di giocare più semplice, perché il mister lo chiede molto, devo solo cercare l’uno contro uno nei momenti decisivi".

IL FATTORE C:

"Entrare allo stadio come quando sono entrato contro la Fiorentina, fare il gol che ti porta il risultato per la squadra, penso sia un’emozione bellissima, speriamo di avere ancora questo fattore C ancora tante volte. A volte lo sento, a volte parto così: nella partita contro la Fiorentina, il mister mi ha chiamato, mancavano 15 minuti più o meno e io aspettavo e guardavo e pensavo “ma quando mi metti?” Stavo guardando il tempo perché sentivo che potevo aiutare la squadra. Per fortuna sono entrato e ho fatto il gol".

IL RICORDO DI CUADRADO DA BAMBINO:

"Era bellissimo. Quando giocavo come attaccante sinistro, facevo tantissimi gol. Ho vinto il trofeo cannoniere: è stato bellissimo, perché avevo il sogno di diventare un grande campione. Ho saputo fare quei uno contro uno nel percorso per arrivare ad essere quello che sono oggi".

"Oggi a quel bambino direi che è un bambino che ha creduto molto nei sogni che Dio aveva messo nel suo cuore. Che deve essere orgoglioso, perchè non è stato per niente facile ma era un bambino con una determinazione, che voleva realizzare il suo sogno, con tanta perseveranza e disciplina. Penso che abbia raggiunto e stia vivendo quel sogno. Gli direi che deve essere molto orgoglioso e felice perché quel bambino ha raggiunto quello che voleva".

LA CUADRADO DANCE:

"Ah è nel sangue, a volte sono a casa e mi metto a ballare con i miei figli. A volte metto musica tranquilla e mio figlio mi dice “papà questa non mi piace è troppo lenta”, perché a lui gli piace sentire la musica e la salsa: fa parte di quasi tutti noi sudamericani".

"Ai miei compagni lo dico sempre: facciamo qualcosa quando facciamo gol, perché il gol è allegria, è felicità. Però non ci sono tanti compagni a cui piace ballare… forse McKennie, gli altri così e così".

L’AVVERSARIO PIÙ FORTE CHE HAI AFFRONTATO?

"Zuniga".

LA PAURA PIÙ GRANDE AFFRONTATA IN CARRIERA?

"Avere un grave infortunio".

LO STADIO PIÙ BELLO IN CUI HAI GIOCATO?

"L’Etihad Stadium".

IL COMPAGNO DI SQUADRA CHE BALLA PEGGIO?

"Morata".

L’ALLENATORE PIÙ SEVERO CHE HAI AVUTO?

"Penso Guidolin".

IL COMPAGNO DI SQUADRA CHE CUCINA MEGLIO?

"Mia moglie, è la mia compagna no? Non lo so, nessuno mi ha invitato a mangiare".

IL TUO HOBBY PREFERITO?

"Leggere".

C’È UN LIBRO PREFERITO?

"Ci sono tanti libri che contengono informazioni bellissime, dei bei contenuti. Quello che mi piace di più è la Bibbia: per me è quello che ti fa vedere la vita in un’altra maniera"

PERCHÈ ZUNIGA?

"Perché è stato uno tosto quando l’ho affrontato quando giocava al Napoli. Lui giocava a sinistra spesso ed era uno che era troppo veloce e mi conosceva".

PIÙ VELOCE DI TE?

"No, non più veloce ma forte perchè magari ti spostava, si piantava molto bene quando doveva difendere".