Comolli non sa com'è l'Italia. Ma ha capito che la Juve è la più prestigiosa

"Mister Gasperini, mi dica perché la dovrei prendere alla Juventus? Mi convinca”. Sarebbero queste le parole con cui Damien Comolli si è approcciato a Gian Piero Gasperini per capire la situazione e cercare di portarlo in bianconero. Non è dato sapere se siano confermate, ma c'è sicuramente un particolare che è sempre stato sottolineato quando si parlava del Gasp. Che non si fosse sentito importante nei colloqui con la Juventus. “Guarda, sei tu che mi hai telefonato non viceversa”. La risposta, invece, non lascia spazio a dubbi perché è chiaramente una frase che il tecnico, ex Atalanta, può avere detto.
Questo denota, principalmente, due cose. Comolli dovrà imparare a muoversi nel calcio italiano. Un mondo fatto di rivoli e di parrocchie, di situazioni non sempre chiarissime e, soprattutto, equilibri molto sottili. Gasp era a un passo dalla Roma da tempo, l'Atalanta ha cercato di tenerlo, la Juve di prenderlo sul filo di lana.
Secondariamente, Comolli crede che la Juventus sia un punto di arrivo. E questo è un bene, perché se è vero che Gasperini ha fatto benissimo nel corso degli ultimi anni, c'è anche bisogno di essere convinti per allenare la Juve. Magari fare un piccolo sacrificio dal punto di vista dell'orgoglio per avere la panchina più prestigiosa d'Italia.