CASO CANNAVARO. BUFERA INUTILE

08.10.2009 22:03 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
CASO CANNAVARO. BUFERA INUTILE
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© foto di Filippo Gabutti

Un caso di doping-non doping investe uno dei protagonisti del Mondiale vinto dall'Italia. Anzi, il simbolo per eccellenza di quel trionfo. Fabio Cannavaro, il capitano azzurro che alzò al cielo la Coppa il 9 luglio 2006 a Berlino, poi Pallone d'Oro - e già al centro di una polemica nel 2005 per un video che lo ritraeva mentre si sottoponeva a una flebo di Neoton ai tempi del Parma - ora è stato trovato positivo al doping per un controllo effettuato nell'ambito della sua attività con la Juve.
Il club bianconero minimizza, puntualizzando: si tratta di un antiallergico iniettato d'urgenza il 29 agosto scorso, e regolarmente denunciato per chiedere l'esenzione dal controllo antidoping. L'iniezione fu necessaria per prevenire lo shock anafilattico da puntura di vespa. Alla richiesta successiva del certificato medico da parte del Coni non fu però data risposta. Di qui il controllo e la positività.
"Abbiamo fatto tutto secondo le procedure, ora siamo pronti a qualsiasi chiarimento", fa sapere in serata il club bianconero. E gli accertamenti di Ettore Torri sono già scattati. Il capo della Procura antidoping del Coni era partito per Torino già in tarda mattinata, per ascoltare in queste ore Cannavaro e il medico che ha praticato l'iniezione. E soprattutto per capire di chi sia la sigla su quella raccomandata spedita alla Juve dal comitato Coni che concede le esenzioni (Ceft) per chiedere dopo l'urgenza la documentazione completa: la riceveuta di ritorno c'é, siglata a Torino, ma nessuno l'ha mai girata a Cannavaro, nessuno ha mai risposto. Così è partito l'accertamento antidoping, dopo quella puntura alla vigilia di Roma-Juve di cui non rimase traccia nelle cronache di quei giorni: il risultato del laboratorio Coni non poteva che dare la positività.
Entro domani, Torri dovrebbe prendere la sua decisione. A rischiare è il medico, più che Cannavaro.

Ma la polemica non sembra destinata a finire. La Procura della Repubblica di Torino sta valutando la possibilità di avviare accertamenti. I pubblici ministeri del gruppo 'tutela del consumatore', che si occupano di questioni di sport, nel corso della giornata hanno cominciato ad acquisire le prime informazioni. Torri invece prenderà presto "i provvedimenti del caso". In una vicenda simile del 2007, quando Totti fu deferito per un difetto di forma al controllo antidoping, la procura Coni archiviò e il suo capo rispose, a chi rilevava la velocità della decisione, con una presa di posizione netta: a suo dire quel caso andava chiuso anche prima. Per quello di Cannavaro oggi, in attesa della decisione di Torri, c'é anche la Nazionale, alla quale il suo capitano si dovrebbe aggregare domenica prossima a Firenze. Il difensore è tra i convocati di Lippi per il doppio impegno di qualificazione ai Mondiali, ma salterà la sfida di sabato a Dublino contro l'Irlanda perché squalificato. Mercoledi 14 ottobre, poi, gli azzurri affronteranno a Parma la rappresentativa di Cipro. La notizia della positività ha colto di sorpresa il gruppo a Coverciano ("é solo un disguido, ma questa non ci voleva", il commento da dentro di una voce azzurra). Anche il medico della Nazionale, professor Enrico Castellacci, ha confermato che il suo staff era stato informato dell'iniezione praticata d'urgenza e aveva ricevuto in copia la richiesta di esenzione, a inizio settembre, prima delle partite contro Georgia e Bulgaria (rispettivamente il 5 e il 9) cui Cannavaro partecipò regolarmente.
Ora solo una sospensione cautelare avrebbe l'effetto di cambiare il programma di viaggio azzurro del capitano della Nazionale. Ma se l'archiviazione arriverà in tempo, il difensore si dovrebbe presentare regolarmente a Coverciano domenica pomeriggio. (