CAMPIONATO ITALIANO, CHE DRAMMA!

08.08.2025 06:40 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
CAMPIONATO ITALIANO, CHE DRAMMA!
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Il calcio italiano perde competitività: la Serie A sempre più lontana dalla Premier League

Il campionato di Serie A sta attraversando una fase di declino evidente. Il calcio italiano continua a perdere pezzi importanti, sia in termini di talento che di attrattività generale. La Premier League, al contrario, si conferma sempre più come la meta preferita dai giocatori, non solo per le possibilità economiche che offre, ma anche per il fascino e la competitività del torneo inglese.

I numeri del calciomercato parlano chiaro - Basta osservare i trasferimenti recenti per rendersi conto della differenza tra i due campionati. Giocatori che, fino a pochi anni fa, sarebbero finiti in Serie A – come ad esempio i profili emergenti tipo Sesko, Isak e  Wirtz e  altri talenti oggi in Premier – oggi scelgono senza esitazione l’Inghilterra. Persino operazioni minori,per l'estero, come l’arrivo in Italia di un giocatore come Kolo Muani, diventano complesse e vengono gestite a rate, segno di una disponibilità economica ormai limitata per molti club italiani.

La competitività della Serie A è in calo - Convincere un calciatore a venire in Italia oggi è difficile. Le squadre inglesi offrono stipendi nettamente superiori e possono contare su fatturati molto più alti. Il problema, però, è più profondo: non si tratta solo di ingaggi, ma di un sistema calcio che ha perso valore nel tempo.

Un declino causato da anni di cattiva gestione - Se il calcio italiano è in difficoltà, la colpa non può essere attribuita solo a una squadra o a un singolo fattore. Troppo facile prendersela con la Juventus, che per anni ha rappresentato il motore del movimento calcistico nazionale. Fino al 2006, con la Juventus forte e trainante, il sistema funzionava: c’era alternanza, c’erano campioni, c’era una Serie A viva e ambita. Oggi, invece, il panorama è cambiato radicalmente, anche per colpa di chi ha gestito male il sistema negli anni successivi, impoverendo progressivamente il "prodotto calcio italiano".

Il confronto con l’estero è impietoso - Mentre le big europee – dalla Premier League alla Bundesliga, passando per la Liga – continuano a crescere, le squadre italiane arrancano. Un talento come Osimhen è finito in Turchia, con clausola anti Juve, mentre altri profili interessanti scelgono campionati minori. Segnale chiaro che il gap è ormai ampio, sotto ogni punto di vista.

@pavanmassim YT TASTIERA VELENOSA