BONUCCI a tutto campo: "Juve regina del mercato. Diego via? Mi stupirebbe"

Dopo l'esordio amaro contro la Costa d'Avorio, Leonardo Bonucci, nella hall dell'hotel che ospita tutti quei bianconeri in attesa di trovare una casa, rilascia una lunga intervista per la ‘Gazzetta dello Sport’.
Sul debutto azzurro con Prandelli, dichiara che “Poteva andare meglio, ma non è poi andata così male, tenuto conto che gli avversari stavano meglio di gambe. È solo l'inizio. Siamo la linea verde, il futuro dell'Italia e della Juve”.
Bonucci rappresenta il nuovo che avanza, una scommessa in casa Juve. Ha sostituito in azzurro e nella Juve Fabio Cannavaro, un monumento, ma non sembra per nulla preoccupato: “Ho disputato un grande campionato con il Bari, arrivo dalla gavetta e ho fame”.
Il campionato di serie A è alle porte. Torneo che, probabilmente, sarà privo di Balotelli, destinato al Manchester City. “Credo proprio che Balotelli non lo incrocerò. Abbiamo vinto uno scudetto con la Primavera dell'Inter poi le strade si sono divise. È cambiato, in meglio, spero continui su questa strada. Lui ha sfondato subito, nella mia ascesa invece non ci credeva nessuno”.
Il prezzo del cartellino è stato fissato a 14 milioni, dopo un campionato da protagonista a Bari e la convocazione in Sudafrica. “Sogno o son desto? Sono sveglio. Ho sempre creduto nei miei mezzi. La maglia di Cannavaro non mi pesa. Nel calcio i cicli iniziano e finiscono. Nella Juve e in Nazionale è il mio tempo, Fabio rappresenta un passato importante”.
Bonucci smentisce quindi di essere un tifoso interista e conferma che da bambino ha sempre fatto il tifo per la Juve: “Sì, ho sempre tifato Juve ma la mia famiglia è sempre stata interista, sono l'unica pecora bianconera. Lo scorso anno a Bari tutti mi chiedevano se ero tifoso dell'Inter per il mio passato nelle giovanili, ho sempre risposto che sono grato ad una società che mi ha permesso di arrivare al grande calcio e stop. E comunque in camera da ragazzino avevo il poster di Del Piero e di Peruzzi”.
Leo parla poi del capitano Alessandro Del Piero e del presidente Andrea Agnelli, due simboli di questa Juve: “Com'è nello spogliatoio? Me lo immaginavo diverso, pieno di sé, invece è un numero uno e un leader silenzioso, apre bocca quando è il momento di fare gruppo, ridere e scherzare. Agnelli? Per uno che si è presentato in sede sbagliando porta e si è ritrovato tutto il Cda al completo nella stanza, un bell'effetto. Ha entusiasmo, voglia di crescere e di vincere come tutti noi”.
A Bonucci chiedono perchè ha scelto di anticipare il rientro dalle vacanze: “Ho sbagliato località, ho preso sette giorni di pioggia alle Bahamas. E poi avevo concordato con il mister di anticipare di un paio di giorni il rientro per l'Europa League”.
Delneri contro gli irlandesi lo ha ripreso per qualche colpo di tacco di troppo. Il difensore bianconero ammette di dover migliorare sotto questo profilo: “A volte il mister dice che è meglio buttar la palla in tribuna. Il mio difetto è di non volerla mai buttar via: mi piace rischiare. Vedrò di migliorare anche sotto questo aspetto per far vivere più sereno Delneri in panchina”.
Il sorteggio dei calendari ha decretato che la prima partita sarà a Bari. Per Bonucci un ritorno: “Me lo sentivo. Ne avevo parlato con i miei amici alla vigilia dei calendari, forse qualcuno ha già scritto la mia storia...”.
Domanda di rito: dove può arrivare la Juve? “In Europa il più lontano possibile, dobbiamo puntare a vincere, non ci basta partecipare - spiega Bonucci -. L'obiettivo in campionato è la zona Champions, per essere realisti. Abbiamo una struttura nuova, staff tecnico, giocatori, ci vuole tempo per formare un gruppo compatto. La parola scudetto non è non è tabù, meglio però rimanere con i piedi per terra e capire dopo un paio di mesi dove possiamo arrivare“.
Il difensore viterbese non ha dubbi quando gli chiedono di indicare la regina del mercato: “La Juve che ha preso Bonucci e giocatori giovani con un futuro, come Lanzafame, Pepe, Motta.
Infine una battuta su Diego, in predicato di lasciare la Juve: "Diego? Per quello che ho visto di lui durante queste partite insieme mi stupirebbe se partisse. È un buon giocatore anche se le esigenze di mercato le decidono la società ed il mister”.