BERNARDESCHI a "The Players' Tribune": "A 16 anni ho avuto un problema al cuore, ho rischiato di smettere. Astori? Mi ha capito sulla scelta della Juve"

19.01.2019 12:10 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
BERNARDESCHI a "The Players' Tribune": "A 16 anni ho avuto un problema al cuore, ho rischiato di smettere. Astori? Mi ha capito sulla scelta della Juve"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Federico Bernardeschi, talento classe 1994 della Juventus e della nostra nazionale, rivela, nel corso di un'intervista a "The Players Tribune", di aver avuto un problema al cuore quando militava nella Primavera della Fiorentina: "Quando avevo 16 anni stavo per entrare nella Primavera della Fiorentina e durante un controllo fisico di routine il team medico mi trovò un problema. Svolsi degli accertamenti scoprendo che il mio cuore era allargato. I dottori mi dissero di non sapere se sarei stato in grado di giocare ancora a calcio. Non ci potevo credere. Mi sono dovuto fermare per sei mesi e sono stati i sei mesi più difficili della mia vita. Vivevo da solo a Firenze e non avevo niente da fare. Alla fine, con alcuni cambiamenti dietetici e una medicina, riuscii a superare il problema. Questo momento mi ha reso sicuramente più consapevole della fragilità del mio viaggio, facendomi godere maggiormente i miei successi".

Bernadrschi, poi, parla anche del suo ex capitano, il compianto Davide Astori, e della confidenza fattagli in merito alla decisione di voler lasciare la Fiorentina per approdare alla Juve: "Astori? Ho pensato a lui molte volte durante il mio trasferimento alla Juventus nell’estate 2017. Gli ho parlato prima di andarmene da Firenze, lui ha capito, ma non è stato facile. Alcune settimane dopo la sua morte, mi sono tatuato il suo numero accanto all’Ave Maria. Ora, ovunque io vada, lui è con me, protetto per sempre". Qualche parola anche sulla Juventus: "Sono incredibilmente orgoglioso di essere alla Juventus ora. Questo club e la città di Torino sono diversi da quelli in cui ho giocato prima. Ogni cliché che ogni nuovo giocatore della Juve butta lì sulle vittorie e  sulla cultura sportiva è proprio vero! Dall'allenatore al fisioterapista al personale della cucina ... tutti vogliono solo vincere. La vittoria è tutto. È un'ossessione. Ed è così anche per me adesso".