ALLEGRI DIFENDE I SUOI E VUOLE IL GRUPPO UNITO E SUI GIOVANI

07.02.2023 06:45 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
ALLEGRI DIFENDE I SUOI E VUOLE IL GRUPPO UNITO E SUI GIOVANI
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Massimiliano Allegri sa benissimo che la gara di Salerno è un crocevia importante, come lo saranno tutte da qui alla fine della stagione, una partita complicata in un ambiante difficile che si è ritrovato dopo le polemiche sul lavoro di Nicola. A vedere la classifica è chiaramente uno scontro diretto.

Gli assenti si sono normalizzati sui tre o quattro con Bonucci, Pogba, Paredes e Milik, escludendo Kaio Jorge.

Una squadra che deve ritrovare l'apporto dei giocatori migliori a partire da Dusan Vlahovic anche senza cambio di modulo, Allegri difende alcuni dei giocatori più criticati come De Sciglio e Kean: "Cambio di sistema è difficile, credo di no. Più giocatori tecnici abbiamo meglio è, ma tutti devono mettersi a disposizione se no non reggiamo. Chiesa? Sta bene ha fatto una buona partita e sono contento. Dusan fisicamente sta molto bene, è più leggero e dinamico e spero che domani faccia gol. In questo momento lasciare fuori Kean mi rimane molto difficile, è cresciuto dal punto di vista mentale, è molto più responsabile e tecnico. Sta diventando, non è ancora al 100%, un giocatore importante. Sono contento, è cambiato rispetto all'anno scorso e lasciarlo fuori mi dispiace molto. Se Vlahovic ha bisogno di giocare? Non faccio giocare i giocatori perché hanno bisogno di giocare, ma per vincere le partite. Vlahovic non è mai stato così fisicamente come ora, neanche quando è arrivato dalla Fiorentina. Ha una corsa più leggera, ha bisogno di far gol come tutte le punte. De Sciglio sta bene anche emotivamente è sereno e tranquillo anche perchè è un giocatore della Juventus serio e professionale ed è un ottimo giocatore. Per quanto riguarda i social purtroppo queste cose capitano tutti i giorni e sono uno schermo in cui si nascondono migliaia di persone, però purtroppo il mondo funziona così con i social. Non bisogna dargli importanza".

Oggi come oggi darsi degli obiettivi è impensabile, la Juventus deve provare a risalire la classifica una partita alla volta e tornare a vincere dopo un solo punto in tre partite. 

Chiaramente il peso psicologico un pò influisce: "Psicologicamente bisogna stare sempre bene, indipendentemente dalla situazione anomala, ma è un dato di fatto, perchè ci sono stati tolti 15 punti. Bisogna solo lavorare per raggiungere chi è davanti a noi. Più ne raggiungiamo, più facciamo meglio e vinciamo le partite. In questo momento c'è un dato di fatto che ci sono stati tolti 15 punti, noi ne abbiamo 23 e non possiamo scappare. Ora dobbiamo raggiungere i 40 punti della salvezza, mi viene da ridere ma è così. Bisogna prima di tutto dare degli obiettivi: prendere per primo il dodicesimo e scalare in avanti. Riuscendo a fare così vinceremo sicuramente delle partite, per prendere quelli davanti bisogna vincere. Bisogna farlo assolutamente. Questo ci consente di tenere alta l'attenzione, quando giocheremo l'Europa League e poi la Coppa Italia che poi è ad aprile".

Importanti saranno i giovani, a partire da Fagioli: "È cresciuto molto in un momento in cui mancavano tanti giocatori e i giovani hanno dato risposte importanti portando entusiasmo e tecnica. Fagioli ha giocato tante partite così come Miretti, Soulé, Iling... stanno lavorando bene, possono solo migliorare. La Juventus halavorato molto bene con i giovani. Penso a De Winter, Ranocchia, Rovella, Iling, Fagioli, Miretti, Soulé. Ce ne sono altri come Barranechea, Barbieri, Huijsen che è 2005 e sta giocando titolare con la Next Gen. Ci sono altri 2005/2006. Questo testimonia lavoro nel settore giovanile, vanno messi pian piano ed è possibile che tra 5 anni questi giocatori facciano parte della Juventus, non tutti della Juventus. Sarebbe un grossissimo risultato, perchè comunque l'U23 è una vecchia Serie C, dove i ragazzi hanno un impatto diverso sulle partite, perchè c'è troppa differenza tra U23 e Primavera. Troppa. L'U23 è vicina alla prima squadra, servirebbe una riforma di tutti i campionato, ma a partire dall'attività di base alla Primavera, ma è un problema di chi riforma le cose e in Italia ce n'è abbastanza".

La Juventus punta molto sui giovani, dovranno essere loro a fare lo strappo decisivo per far risalire la Juventus.

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