Alberto Costa può avere un futuro. Ed è il motivo per cui puntarci

Nel mercato di gennaio sono state fatte alcune operazioni discrete. Altre meno, o almeno così apparivano. Perché contro l'Udinese - che ha fatto solamente quattro punti nelle ultime nove partite, bene ricordarlo - la retroguardia era completamente diversa anche solo da quella che si poteva schierare a dicembre. Renato Veiga, bravo a francobollarsi a Davis. Kelly, quasi mai impegnato e più interessato ad andare a crossare perché ne aveva anche l'opportunità.
E poi Alberto Costa. Un esterno riadattato a braccetto di difesa, probabilmente il migliore dei tre nella sfida. Due tiri - entrambi deviati, ma già arrivarci vuol dire avere personalità - molti recuperi difensivi, la sensazione di non andare mai in difficoltà. Una prestazione molto più che sufficiente e che dà nuova linfa alla sua possibile permanenza in bianconero, già messa in discussione dopo un avvio decisamente duro. Tanto che poteva essere già messo sul mercato dopo le (non) presenze degli ultimi quattro mesi.
Ora ci potrebbe anche essere la fila. Ma se Huijsen ha insegnato qualcosa è che bisogna credere nei giovani. Alberto Costa forse non avrà il carico di fascino di un Renato Veiga, ma potrebbe anche diventare più importante. Perché dovrebbe essere la prima riserva di Kalulu, oppure il quinto di centrocampo perfetto per la prossima stagione. Nico Gonzalez permettendo.