A MENTE FREDDA – Juve operaia al comando e Giuntoli blinda Allegri
Nella passata stagione la Juve non avrebbe mia vinto una gara di questo tipo, tanto più contro il Monza che ottenne il doppio successo tra andata e ritorno. Come spesso accade, match da dividere in due parti: fino al 55mo squadra alta, aggressiva e colpevole di non aver raddoppiato, senza dimenticare il rigore sbagliato da Vlahovic sullo 0 a 0. Poi l'eccesso di gestione, senza rischi, salvo il cross di Carbone che finisce in rete. Gatti non impeccabile, come del resto Szczesny. Ma è proprio l'ex operaio nato a Rivoli a risolverla due minuti dopo, raccogliendo l'assist di Rabiot. Il tutto vale il nono risultato utile consecutivo e il primato, almeno fino a Napoli-Inter di domani sera. La Juve è una squadra con gli attributi, in cui regnano grinta, cattiveria agonista e spirito di gruppo. Bentornata Vecchia Signora, verrebbe da dire. Dove arriverà difficile dirlo. Anche se lo stesso Gatti, sulla scia delle parole post Derby d'Italia di Rabiot rispetto alle ambizioni scudetto, conferma: “Ci crediamo”. Ci pensa Allegri a spegnere gli animi: “No, abbiamo aumentato sulla quinta, rientreranno anche Napoli e Milan nella corsa”.
Tutto bene quel che finisce bene, ma la Juve deve rischiare meno. Come? In primis senza “fermarsi” troppo presto dopo il vantaggio, ma soprattutto deve sfruttare le occasioni che le capitano per mettere al sicuro il risultato. E' un problema ormai atavico, in questo senso serve una scossa da parte degli attaccanti: a Monza Chiesa e Vlahovic sono state le note dolenti. A proposito di singoli, Rabiot spicca su tutti: gol, assist e una prestazione da leader. Una menzione la merita anche Nicolussi Caviglia, rispetto alla prova didattica contro l'Inter, il ragazzo mostra anche personalità, suo il calcio d'angolo per il vantaggio di Adrien. Poi Alex Sandro. Il brasiliano torna titolare dopo 96 giorni, suscitando l'ira di molti tifosi. Invece firma un'ottima prestazione, condita peraltro da un passaggio a Gatti che si divora la rete ad un metro dalla porta avversaria. Ma la serata era stata “movimentata” da Giuntoli ancora prima del fischio d'inizio del match. Al dirigente bianconero chiedono se Allegri resterà o meno a fine stagione. Perentoria la risposta: “Io e Manna lavoriamo oggi giorno a contatto con Max. Siamo molto contenti e qualsiasi altra candidatura non avrà scampo: ce lo teniamo stretti”. Parole di facciata o blindatura? Vedremo.