Gambelli a RBN: “Stop a remissività verso Figc, Uefa e giornali. Contro l'Inter temo l'arbitraggio”

24.11.2023 11:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
Gambelli a RBN: “Stop a remissività verso Figc, Uefa e giornali. Contro l'Inter temo l'arbitraggio”

In attesa del Derby d'Italia di domenica sera, ieri si è svolta un'importante Assemblea degli Azionisti. Come previsto, è stato approvato il bilancio dell'anno contabile 2022/2023 e deliberato l'aumento di capitale di 200 milioni deciso dall'ultimo cda. Durante la riunione molto critici alcuni piccoli azionisti rispetto alla questione giudiziaria, in particolare patteggaindo con Figc, Uefa e per non reagire mai ai continui attacchi della stampa. Tra questi Riccardo Gambelli. Lo scrittore e tifoso della Vecchia Signora è intervenuto in ESCLUSIVA a Fuori di Juve.

Dunque piccoli azionisti duri con la società per essersi sostanzialmente arresi a Figc e Uefa. Questo il pensiero di Gambelli: “I miei colleghi sono stati molto duri, Cozzolino lo è spesso, dice sempre ciò che pensa. Io ho fatto un intervento più diplomatico anche perché spesso sento la dirigenza e sapevo già cosa avrebbe detto. Il messaggio però è molto chiaro, bisogna smetterla di sottomettersi a questa gente che vuole rovinarci e prova a macchiare la nostra immagine. Bisogna reagire. Il presidente Ferrero ha spiegato che certe decisioni sono state prese perché è stato impossibile combattere contro determinati avversari, probabilmente è stato scelto il male minore, vale a dire non partecipare alla Conference League, rinviando il ritorno in Champions al prossimo anno. Gambelli poi allarga il discorso anche a certi colleghi giornalisti: “Non si possono più tollerare gli attacchi da parte di certa stampa. Alcuni piccoli azionisti, violando l'ordine del giorno, hanno toccato duramente anche questo argomento, ribadendo che bisogna reagire contro i giornalisti con la sciarpa del tifoso al collo, sempre pronti ad infangare il nome della Juve. Il valore della Vecchia Signora è dato da milioni di tifosi”.

Nel podcast l'intervento integrale